Welfare aziendale, fattore chiave per un clima lavorativo sano: la ricerca di Edenred
Il welfare aziendale è fondamentale per promuovere un clima lavorativo sano. Il tema è ricorrente in tutte le indagini dei provider di servizi di benefit per i dipendenti, incluso l'Osservatorio 2024 di Edenred.
Il welfare aziendale è fondamentale per promuovere un clima lavorativo sano. Il tema è ricorrente in tutte le indagini dei provider di servizi di benefit per i dipendenti, incluso l’Osservatorio 2024 di Edenred, presentato al Welfare Forum di Milano. Al centro della survey le scelte di servizi di welfare delle circa 5.000 aziende clienti di Edenred, che hanno visto il coinvolgimento di oltre 750.000 lavoratori.
Il sondaggio fotografa principalmente le scelte di welfare operate dalle imprese clienti Edenred, appartenenti in maggioranza al settore industria e manifattura, un comparto che prevede già nel proprio CCNL una quota specifica da investire in welfare. Di queste, il grosso ha più di 50 dipendenti ed è concentrato nel nord Italia.
Facile ipotizzare, dunque, che i risultati cambierebbero se il campione considerasse anche altre zone del Paese e dimensioni delle imprese.
Differenze settoriali e generazionali nel Welfare aziendale
In ogni caso, l’Osservatorio 2024 di Edenred mette in luce significative differenze nelle preferenze di welfare tra comparti e fasce d’età.
In particolare, guardando al 2023, si nota come il credito pro capite generale per il welfare aziendale era di 910 euro, in leggera diminuzione rispetto al 2022, un valore che scende a 551 pro capit per i dipendenti dell’area amministrativa (10,7% del campione).
Sale invece a 1.683 euro pro capite (8,1% del campione) per i dipendenti dei servizi finanziari. Si ferma a 693 euro pro capite per i dipendenti del settore industria e manifattura, pari al 36% del campione.
Le preferenze di welfare variano anche in base all’età: gli over 60 preferiscono i versamenti verso casse di previdenza complementare; gli under 39 si orientano verso le prestazioni relative al wellness e al tempo libero; la fascia tra i 40 e i 59 anni chiede infine più spesso rimborsi per l’istruzione e l’educazione dei figli.
Sui dati presentati al Welfare Forum di Milano, si è espresso Giulio Siniscalco, Commercial Director di Edenred Italia, che ha sottolineato come il welfare aziendale sia cruciale per aumentare il reddito e supportare i salari. Servizi di questa natura messi a disposizione dai datori di lavoro rispondono poi ad esigenze diversificate in base all’età dei lavoratori perché facilitano la conciliazione vita-lavoro.
Inoltre, il welfare favorisce il coinvolgimento dei dipendenti, migliorando le performance aziendali. Per i giovani, è essenziale sentirsi ingaggiati nei valori aziendali e avere un sistema di benefit che promuova il loro benessere e l’equilibrio vita-lavoro.
Secondo Siniscalco, in sostanza, il 70% dei dipendenti considera decisiva la presenza di un piano di flexible benefit nella scelta dell’azienda in cui lavorare.
Impatti del Welfare sul benessere mentale e psicologico
L’Osservatorio di Edenred ha esaminato anche i rischi di burnout, riscontrati dal 76% del campione analizzato. Per contro, il 71% della Generazione X ritiene che un elevato benessere sul luogo di lavoro influisca positivamente sul proprio benessere mentale e psicologico.
Con l’ingresso dei giovanissimi della Generazione Alpha nel mercato del lavoro, è facile prevedere l’emergere di ulteriori esigenze nel segno della work life balance. Perché una cosa è certa: una volta innescato un cambiamento sociale di una tale portata, indietro non si tornerà.