Zurich e Generation Italy uniti nel nome dell’occupazione giovanile
C'è tempo fino al 2 ottobre per candidarsi a far parte della factory di Zurich Italia e Generation Italy, nata per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani tra i 18 e i 29 anni.
L’unione fa la forza, anche nel campo dell’occupazione giovanile. Lo sanno bene Zurich Italia e Generation Italy, che due anni fa hanno dato vita alla Digital Factory, dedicata proprio a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, formandoli alla professione di data analyst. Per candidarsi alla terza edizione c’è tempo fino al 2 ottobre.
L’offerta formativa prevede 650 ore di lezione sotto forma di sessioni online e in presenza nella sede milanese della società leader nel settore assicurativo.
Per candidarsi alla Digital Factory, non occorrono titoli di studio specifici né competenze pregresse. Lo specificano gli stessi organizzatori, che chiedono però agli aspiranti data analyst di mostrare <<impegno e motivazione>>, considerando che la frequenza in modalità mista li impegnerà dal lunedì al venerdì per 18 settimane.
Ambizioso è del resto l’obiettivo che si prefiggono di raggiungere con il loro progetto il gruppo assicurativo e la fondazione non profit legata alla società di consulenza manageriale McKinsey&Company, ossia dotare le giovani generazioni delle competenze digitali necessarie a rispondere adeguatamente alle esigenze delle aziende di oggi.
Lo ricordano Zurich Italia e Generation Italy stesse nel comunicato con il quale hanno annunciato la terza edizione della Digital Factory, ricordando come nel 2023 le imprese italiane hanno segnalato difficoltà nel reperire <<oltre 55.470 professionisti qualificati nel settore digitale , a causa della carenza di candidati con le competenze necessarie>>.
Gli organizzatori hanno inoltre rimarcato quanto una difficoltà del genere sia ulteriormente accentuata dal significativo ritardo dell’Italia nello sviluppo delle competenze digitali. Secondo il Digital Economy Index dell’Unione Europea, solo il 54,6% della popolazione possiederebbe competenze digitali di base e solo il 22,5% competenze avanzate.
Alla luce di questo scenario, <<vogliamo fornire ai giovani le competenze digitali necessarie per affrontare le evoluzioni del mercato del lavoro e dello scenario economico attuale, supportandone la crescita professionale e personale, e creando un coinvolgimento diretto tra la Compagnia e i giovani talenti>>, ha dichiarato Bruno Scaroni, Country CEO di Zurich Italia.
Dopo sole due edizioni, i primi risultati concreti prodotti dalla Digital Factory già si vedono. Secondo Scaroni, infatti, sui 24 data analyst formati nel 2023, il tasso di occupazione finora è stato del 96%.
Un dato positivo che si collega anche alla risalita dei livelli occupazionali complessivi registrati lo scorso dicembre, riportando il nostro Paese, prosegue il Country Ceo di Zurich Italia, <<ai livelli pre-crisi finanziaria del 2007>>.
Del recupero hanno tuttavia beneficiato solo in parte donne e giovani, <<un paradosso, se si considera che nel 2023 le aziende hanno riscontrato difficoltà nel ricoprire 1,7 milioni di posizioni per mancanza di persone con le giuste competenze>>, ha commentato Oscar Pasquali, CEO di Generation Italy, che si è soffermato in particolare sulla fatica di coprire il 70% delle posizioni aperte per il profilo di data engineer.
Per candidarsi alla Digital Factory, basterà candidarsi al link: