Cosa fai a Ferragosto? Candidati per PwC Italia se sei un neolaureato in Economia o discipline Stem
PwC Italia assumerà entro il 31 dicembre 2024 1.300 neolaureati in Economia e discipline Stem. Come candidarsi e farsi notare.
Salutato Ferragosto, saranno in molti a mettersi alla ricerca di nuove opportunità di lavoro. Tra i giovani a caccia del primo impiego è da segnalare la grande selezione organizzata da PwC Italia già da inizio 2024 e che entro dicembre vuole assumere circa ulteriori 1.300 neolaureati in materie economiche e Stem.
Transitata sui principali media nazionali (per esempio Italia Oggi), la notizia farà gola soprattutto a chi abbia competenze nei settori technology, privacy & data security, esg, design dell’innovazione, coding e ux design. Si tratta di nuovi percorsi di studio ritenuti interessanti dal grande network di consulenza professionale multidisciplinare, che impiega nel nostro Paese oltre 9.000 professionisti sparsi in 28 diverse città, con un’età media di 32 anni.
I settori di destinazione riservati ai nuovi ingressi in PwC Italia sono per il 30% l’audit, 55% advisory services, 10% tax & legal 10% e infine 5% internal functions.
Qualcosa di più sulla filosofia aziendale perseguita dal network l’ha detta Luca Ruggi, HR director di PwC Italia: <<PwC Italia investe nella costruzione di professionisti a 360 gradi, affiancando l’esperienza sul campo ad un percorso di formazione con contenuti tecnici, di leadership e di efficacia personale nelle relazioni con gli altri e con il complesso ecosistema in cui interagiamo>>.
Chi entra nel network può dunque aspettarsi di essere seguito sia sotto il profilo del <<saper fare>>, prosegue Ruggi, <<sia del saper essere>>. In un contesto del genere, l’azienda prevede per i propri dipendenti <<welfare a 360 gradi, work life balance, smart working>>, aggiunge ancora l’HR director, che si sofferma anche sul nuovo layout degli uffici in particolare di Milano, Bologna, Roma e Padova, nei quali non esistono <<scrivanie preassegnate>>, allo scopo di <<far vivere lo spazio lavorativo in modo positivo e confortevole anche dal punto di vista estetico, perché è più facile essere se stessi all’interno di spazi liberi ed ergonomici che fanno esprimere la propria fisicità, senza creare dicotomia tra persona e spazio>>.
Per candidarsi, si può utilizzare il form online compilabile dalla sezione apposita. Come farlo? Qualcuno ricorrerà sicuramente all’intelligenza artificiale. Secondo quanto sostiene il Financial Times, sono infatti in aumento i giovani che utilizzano soprattutto Chatgpt e Gemini per creare il proprio CV, magari gonfiandolo anche un po’.
Il fenomeno spaventerebbe i recruiter, che temono di non riuscire a riconoscere a prima vista chi ha “artificialmente” creato una più bella immagine di sé, anche solo nella lettera di presentazione a corredo del proprio curriculum.
Un modo per riconoscere le candidature vere da quelle fake, in ogni caso, c’è: lo si legge sempre nell’articolo citato dal Corriere Economia, secondo il quale prompt scritti male dalle versioni gratuite delle chatbot danno vita a <<candidature goffe>>, quindi facilmente smascherabili.
D’altra parte, è pur vero che sono sempre di più le aziende che usano l’IA per dare vita ad inserzioni e job description non sempre adeguati ai profili dei potenziali candidati. Insomma, in questa fase tutto sommato ancora sperimentale di utilizzo delle nuove tecnologie generative, si potrebbe dire che chi di IA ferisce di IA perisce. Basta esserne consapevoli andando oltre gli schermi dei nostri device.