Il 2025 nella finanza hi tech? Richmond Italia prevede più benessere e lavoro stabile
Da domani, 18 settembre, al 20 torna a Rimini il Finance director forum dedicato ai sette trend del settore previsti dagli organizzatori nel 2025.
Per attrarre talenti e garantire stabilità ai lavoratori, nel 2025 sempre più aziende ricorreranno al “wellbeing finanziario”, con programmi che vanno dalla gestione del debito e la pianificazione del budget, fino alla pianificazione della pensione e i consigli sugli investimenti. L’autore di questa previsione è Richmond Italia, organizzatore del Richmond Finance director forum a Rimini da domani, 18 settembre, al 20.
Lo scenario intravisto per il prossimo anno si inserisce nel mix totale di sette trend prospettati dai promotori della grande kermesse sulla finanza.
Il mercato del 2025 sarà quindi caratterizzato dall’ascesa nella diffusione di criptovalute e finanza decentralizzata (in sigla, DeFi).
Secondo trend da tenere sott’occhio è tutto ciò che riguarda il machine learning e l’intelligenza artificiale. Chatbot finanziari, consulenti robotici, IA e ML starebbero infatti semplificando compiti ripetitivi e laboriosi, come la verifica e lo screening dei clienti. A maggior ragione, secondo le previsioni di Richmond Italia, risulteranno fondamentali anche nell’offrire strumenti potenti per l’analisi dei dati, il rilevamento delle frodi e il servizio clienti.
Sempre più centrale diventerà poi la questione della sostenibilità ambientale anche per gli investitori e le istituzioni finanziarie. In una parola, le tematiche ESG acquisiranno sempre più importanza.
Allo stesso modo, destinato ad accrescersi è anche il digital bank. L’anno prossimo la maggior parte dei servizi bancari sarà infatti disponibile online o tramite app mobili, con un’ulteriore riduzione della necessità del ricorso alle filiali fisiche. Una tendenza cominciata durante la pandemia che non sembra volersi arrestare.
I continui cambiamenti normativi obbligheranno poi tutto il settore finanziario a tenersi ulteriormente aggiornato in particolare sulla questione della privacy dei dati, sulla sicurezza informatica e sulle misure anti-riciclaggio (AML).
Settimo trend da tenere d’occhio, secondo Richmond Italia, è la questione della cybersecurity, una conseguenza dell’aumento delle attività online, che rende banche e clienti ancora più a rischio di attacchi informatici. Nel 2025 si alzerà dunque il livello di attenzione in tema di sicurezza informatica con l’industria FinTech che sta anche sfruttando il calcolo quantistico per garantire l’integrità e la sicurezza dei dati.
Visti i sette trend sopra riportati, si capisce come mai gli organizzatori del Richmond Finance director forum considerino la finanza tradizionale ormai un ricordo.
Al contrario, nel comunicato stampa sulla kermesse riminese si citano i dati di Fortune Business Insights, che prevede che «nel 2025 il mercato del fintech raggiungerà i 340 miliardi nel 2024, supererà i 1.152 miliardi entro il 2032, con una crescita complessiva del 239%».
Innovazione e digitalizzazione sono insomma i due pilastri su cui il prossimo anno si muoverà tutto il settore, ma, sempre secondo Fortune Business Insights, anche se l’intelligenza artificiale è vista come una grande opportunità, «le aziende ancora non la utilizzano su larga scala».
C’è comunque ampio margine di crescita nell’uso più consapevole dell’IA, considerata da Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia, «un asset fondamentale a supporto del finance».
Cliccare in fondo per maggiori info sul Richmond Finance director forum.