La “giusta misura” per la formazione di successo: la ricetta di Digit’Ed per il mondo HR
Digit'Ed sostiene la necessità di un approccio data-driven per la formazione continua in azienda.
La formazione è fondamentale per crescere, nel privato come nel lavoro. Sulla premessa sono tutti d’accordo, ma, quando si cerca di misurarla in termini numerici, ci si accorge che la percentuale di imprese che sono capaci di stimarne il ritorno economico è davvero minima, pari ad appena l’1%. Lo hanno sostenuto gli organizzatori di Digit’Ed Fast Forward, l’appuntamento del grande polo italiano della formazione, giunto quest’anno alla seconda edizione. Principali destinatari dell’iniziativa sono top manager, responsabili risorse umane, responsabili formazione e professionisti del settore education.
Dopo la prima edizione incentrata sulle giuste strategie per contrastare fenomeni come “Le Grandi Dimissioni” e il “Job Hopping”, quest’anno gli organizzatori di Digit’Ed Fast Forward hanno puntato sulla relazione che c’è (o comunque dovrebbe esserci) tra formazione, competenze e competitività.
Sul tema sono intervenuti due ricercatori del grande polo di formazione italiano, ossia Diletta Topazio, Digit’Ed Post Doctoral Researcher alla Sapienza di Roma e Massimo Meroni, Assessment e Performance Strategist Digit’Ed e Partner HumanAge. Con loro sul palco è salito Zsolt Feher, Vice President of Business Development Hogan Assessments.
Secondo i relatori, la sfida attuale riguarderebbe dunque la necessità di garantire che le risorse investite in formazione siano davvero ben spese. Bisogna infatti pensare che nel 2023 sarebbero state pari a due miliardi di euro tra fondi ordinari e misure straordinarie inserite nel PNRR, ma. come si accennava all’inizio, solo l’1% delle aziende che ne hanno beneficiato sarebbe stato in grado di misurarne l’efficacia.
Di qui l’urgenza di prevedere un approccio “data-driven” per tutto il settore, obiettivo che ha intenzione di perseguire Digit’Ed. Come lo farà? Investendo in percorsi di ricerca che consentano di fornire alle aziende strumenti di misurazione efficaci, grazie all’enorme mole di dati già in suo possesso, a partire dalle oltre 600 mila persone formate ogni anno e i 5 mila contenuti formativi forniti.
Il compito di aprire la seconda edizione di Digit’Ed Fast Forward è toccato al chairman dell’azienda Gianandrea De Bernardis, in questo modo: «La formazione è una leva strategica prioritaria per le aziende e, in un mercato in continua evoluzione, assume un ruolo centrale, al pari degli investimenti tecnologici. Sempre più CEO sono consapevoli di quanto sia cruciale il legame tra le competenze delle persone e le performance aziendali. È per questo che il ruolo degli HR Director si sta affermando come alleato fondamentale dei CEO per il raggiungimento degli obiettivi di business. Crediamo fermamente che valorizzare il capitale umano sia la chiave per affrontare con successo le sfide del futuro, e siamo pronti ad accompagnare le aziende e le organizzazioni in questo percorso di crescita e innovazione».
Prima di De Bernardis aveva aperto i lavori Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, presente sul palco con importanti rappresentanti del panorama industriale italiano, a partire da Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata MSD Italia, poi Stefano Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale Gruppo FS Italiane, Maximo Ibarra, amministratore delegato e direttore generale Engineering Group e Fabrizio Palermo, amministratore delegato e direttore generale Acea.
Tutti insieme hanno animato la tavola rotonda moderata dalla giornalista Sarah Varetto, EVP Communications, Inclusion & Bigger Picture Sky Italia. In chiusura l’intervento istituzionale di Claudio Durigon, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La giornata è culminata con l’assegnazione dei Digit’Ed Award, che come l’anno scorso sono andati alle aziende partner per i loro progetti formativi più originali ed efficaci.
In particolare, nella categoria ‘HR Empowerment’ il riconoscimento è stato assegnato a Ferrovie dello Stato per aver integrato tutti i sistemi di valutazione del personale, al fine di elaborare un piano di sviluppo mirato per i dirigenti.
Nella categoria ‘Corporate Values & Sustainability’ è stata premiata Edison per aver realizzato un programma che ha favorito un maggiore accesso alle competenze digitali per tutti i dipendenti.
Infine, nella categoria ‘Health & Safety’ il riconoscimento è stato assegnato a Fincantieri per un’iniziativa formativa rivolta ai responsabili della sicurezza di tutto il personale del cantiere.