Cara azienda, vuoi creare fiducia nel tuo team? Impara ad essere radicalmente sincera

Il nuovo articolo di Maurizio Mantovani è dedicato alla sincerità radicale, un modello da utilizzare in azienda per favorire la fiducia e la collaborazione nei team e nei rapporti con i capi.

di Maurizio Mantovani *

Il formatore Maurizio Mantovani spiega che cos'è il radical candor o sincerità radical e come applicarla come modello aziendale di collaborazione e fiducia reciproca

Sto sperimentando l’applicazione del concetto di sincerità radicale (radical candor) con una rete di private banker di un primario istituto bancario italiano. I risultati dimostrano che è un ottimo modo per esplorare come promuovere la fiducia e migliorare le dinamiche di un team, sia tra capo e collaboratori, sia tra colleghi e anche con i clienti. Ma che cos’è la sincerità radicale e quali sono i vantaggi, i limiti, i costi emotivi e temporali da considerare, nonché i suggerimenti da seguire, per poterla adottare come modello di successo? Scopriamolo insieme.

Partiamo dalla definizione di sincerità radicale, un termine reso popolare da Kim Scott nel suo libro Radical Candor: Be a Kick-Ass Boss Without Losing Your Humanity. Si tratta di un modello di comunicazione che unisce un feedback diretto e sincero con l’empatia. L’obiettivo è creare una dimensione di relazione dove le persone si sentano sicure di esprimere le loro opinioni in modo trasparente, anche quando affrontano temi difficili, senza timore di offendere o essere giudicati.

La sincerità radicale si basa su due assi principali:
1. Cura personale: dimostrare che ci si preoccupa davvero delle persone, non solo come collaboratori o clienti, ma come esseri umani.
2. Sfida diretta: dare feedback chiari e onesti, anche quando può risultare difficile, per favorire la crescita e l’evoluzione.

Come si intuisce, un approccio del genere non è affatto semplice e potrebbe non essere ben accolto.

Le due dimensioni sopra riportate danno infatti origine a quattro quadranti che caratterizzano diversi stili di comunicazione e feedback:

Quadrante 1. Falsità Manipolativa (Manipulative Insincerity): Bassa cura personale, Bassa sfida diretta
Qui il feedback non è né sincero né diretto. Questo tipo di comportamento si verifica quando si evita di dare feedback reali per paura di confronti o conflitti, ma anche, soprattutto, per agire con secondi fini o manipolare la situazione per ottenere vantaggi personali.

Alcuni comportamenti che caratterizzano la falsità manipolativa potrebbero essere:

  • evitare di dare feedback onesti per non danneggiare la propria immagine o evitare situazioni scomode.
  • Fare complimenti falsi o esagerati per compiacere qualcuno senza essere davvero interessato al suo miglioramento.
  • comportarsi in maniera passivo-aggressivi e/o parlare alle spalle.

Un esempio potrebbe essere: un collaboratore non dice al suo manager che sta commettendo un errore, ma poi si lamenta con altri tutti i componenti del team, squalificando il lavoro del capo e compromettendo il raggiungimento degli obiettivi.

Quadrante 2: Aggressività Fastidiosa (Obnoxious Aggression): Bassa cura personale, Alta sfida diretta

In questo quadrante, si fornisce feedback diretto e onesto, ma senza alcuna considerazione per i sentimenti o il benessere dell’altro. È una forma di comunicazione che spesso viene percepita come offensiva o insensibile, anche se può essere tecnicamente veritiera.

Alcuni comportamenti che caratterizzano l’aggressività fastidiosa potrebbero essere:

  • Fare critiche in modo brusco, duro o umiliante, senza preoccuparsi dell’impatto emotivo sull’altra persona.
  • Usare la sfida come strumento per mettere in evidenza i difetti o gli errori altrui, ma senza offrire supporto o soluzioni.
  • Concentrarsi sempre e solo errori piuttosto che sulle potenzialità o i modi per migliorare.

Un esempio potrebbe essere: un capo dice a un dipendente: «Il tuo lavoro fa schifo e se non migliori, non hai un futuro qui». Non fornisce suggerimenti concreti su come migliorare ne mostra interesse a supportare il dipendente.

Quadrante 3. Empatia Dannosa (Ruinous Empathy): Alta cura personale, Bassa sfida diretta

In questo quadrante possiamo riscontrare il lato oscuro dell’empatia: la persona mostra molta preoccupazione per l’altro, ma evita di fornire un feedback sincero e utile per paura di ferire i sentimenti altrui. L’intenzione è buona, ma il risultato è dannoso perché si sacrifica l’onestà per il desiderio di evitare disagi emotivi.

Alcuni comportamenti che caratterizzano l’empatia dannosa potrebbero essere:

  • Non essere disposto a fare critiche costruttive per paura di ferire l’altra persona.
  • Offrire solo feedback positivi, anche quando non sono veritieri, per mantenere un’atmosfera piacevole e non creare tensioni.
  • Non sfidare l’altro a migliorare, evitando così che cresca o migliori nelle sue competenze.

Un esempio potrebbe essere: un collega evita di dire a un altro che ha sbagliato su un progetto, preoccupato di ferirlo o farlo sentire inadeguato. Di conseguenza, il problema persiste e la persona non riceve mai l’opportunità di migliorare.

Quadrante 4: Sincerità Radicale (Radical Candor): Alta cura personale, Alta sfida diretta

Si tratta dell’approccio ideale secondo il modello di Kim Scott. Consiste nel fornire feedback onesto e diretto, ma con una chiara dimostrazione di interesse per il benessere della persona. L’obiettivo è aiutare gli altri a crescere e migliorare, mantenendo al contempo una relazione positiva.

Alcuni comportamenti che caratterizzano la sincerità radicale potrebbero essere:

  • Far sapere a qualcuno che ha commesso un errore in modo diretto, ma farlo con rispetto e attenzione.
  • Essere trasparente nelle intenzioni, dando suggerimenti per migliorare senza sminuire la persona.
  • Mostrare supporto continuo: fare critiche, rendendosi nel contempo disponibile per aiutare.

Un esempio potrebbe essere quello di un manager dice a un dipendente: «So che ci tieni molto a fare bene, ma l’ultimo progetto non ha raggiunto gli standard necessari. Vediamo insieme come possiamo migliorare per la prossima volta. Se hai bisogno di aiuto, conta su di me».

Il formatore Maurizio Mantovani spiega che cos'è il radical candor o sincerità radical e come applicarla come modello aziendale di collaborazione e fiducia reciproca

Sintetizzando i comportamenti che vengono agiti nei 4 quadranti, possiamo evidenziare:

  • Falsità Manipolativa: evitare il feedback onesto e manipolare la situazione per evitare conflitti o proteggere te stesso. Esempio: «Non gli dico nulla, tanto non mi riguarda».
  • Aggressività Fastidiosa: Essere brutalmente onesto senza considerare il benessere dell’altro. Esempio: «Hai fatto un pessimo lavoro, non ci siamo proprio».
  • Empatia Dannosa: Evitare di dare feedback costruttivo per non ferire la persona, ma finendo per danneggiarla a lungo termine. Esempio: «Non voglio dirgli che ha sbagliato, potrebbe prenderla male».
  • Sincerità Radicale: fornire feedback onesto e utile, ma con rispetto e cura per la persona. Esempio: «Mi preoccupo per te, quindi ti dico la verità perché voglio che tu migliori».

Come favorire lo sviluppo della sincerità nelle relazioni

  • Modellare il comportamento desiderato: essere l’esempio vivente di sincerità radicale, bilanciando empatia e onestà. Quando un capo dà feedback aperto e onesto, ma in modo premuroso, crea un precedente che incoraggia gli altri a fare lo stesso.
  • Creare un ambiente sicuro: i leader devono assicurarsi che i collaboratori non abbiano paura di esprimere idee o di dare feedback negativi. Questo richiede creare un ambiente in cui il fallimento non è punito, ma visto come un’opportunità di apprendimento.
  • Incoraggiare il dialogo aperto: oltre a dare feedback, un capo dovrebbe anche chiedere feedback in modo aperto e vulnerabile. Questo aiuta a costruire una relazione di fiducia reciproca, facendo sentire i collaboratori più a loro agio nel dare feedback.
  • Premiare l’onestà: valorizzare apertamente coloro che danno feedback onesto e costruttivo contribuisce a creare una cultura della sincerità. L’apprezzamento per il feedback sincero riduce la paura di eventuali ripercussioni.
  • Non evitare conversazioni difficili: i problemi non scompaiono se ignorati. La sincerità radicale richiede affrontare i problemi apertamente, anche quando sono imbarazzanti o complessi.

Il feedback è uno strumento essenziale per la crescita individuale e di gruppo. La sincerità radicale può migliorare il processo di feedback nei seguenti modi:

  • Feedback tempestivo: uno dei principi fondamentali della sincerità radicale è fornire feedback in tempo reale, non solo durante le revisioni periodiche. Affrontare immediatamente i problemi consente correzioni rapide e aiuta a evitare che le frustrazioni si accumulino.
  • Bilanciare l’onestà e la premura: il feedback non deve mai essere aspro o distruttivo. L’idea della sincerità radicale è di sfidare la persona a migliorare, ma facendolo sempre con il genuino desiderio di aiutarla, dimostrando preoccupazione per il suo benessere.

Attenzione, però, a quanto si diceva all’inizio: la sincerità radicale ha anche dei costi perché adottarla può essere emotivamente e temporalmente impegnativo.

Sul piano emotivo, dare e ricevere feedback onesto può essere stressante, poiché richiede di confrontarsi con i propri errori e vulnerabilità. Allo stesso modo, richiede un alto livello di attenzione da parte dei leader per bilanciare l’onestà con l’empatia.

Dal punto di vista temporale, la sincerità radicale richiede un investimento significativo. I leader devono essere disposti a impegnarsi in conversazioni aperte e a volte lunghe, rispondere ai feedback e supportare i collaboratori nel miglioramento. Nel lungo periodo, tuttavia, questo investimento ripaga, poiché i team che adottano la sincerità radicale tendono a essere più coesi, produttivi e creativi.

In conclusione, potremmo dire quanto segue.
La sincerità radicale è un approccio potente per migliorare le dinamiche di team e costruire fiducia. Tuttavia, richiede equilibrio, allenamento e un ambiente di supporto per essere implementata con successo. I leader devono essere pronti ad affrontare costi emotivi e temporali iniziali per raccogliere i frutti di una cultura aziendale basata sulla trasparenza, l’empatia e il miglioramento continuo.

Riferimenti bibliografici
1. Kim Scott, Radical Candor: Be a Kick-Ass Boss Without Losing Your Humanity. St. Martin’s Press, 2017.
2. Goleman, Daniel. Emotional Intelligence: Why It Can Matter More Than IQ. Bantam Books, 1995. Questo libro tratta l’intelligenza emotiva, che è una componente chiave per applicare con successo la sincerità radicale.
3. Stephen R. Covey, The Speed of Trust: The One Thing That Changes Everything. Free Press, 2006. Un’ottima risorsa per comprendere come la fiducia è alla base di qualsiasi relazione di lavoro efficace, e come la sincerità radicale possa rafforzarla.

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