Tre aziende italiane sono “best places to work”: pubblicata la classifica europea 2024

Chiesi è un "grande luogo di lavoro" insieme con altre 9 aziende europee. La top ten è solo l'apice della classifica 2024 stilata dalla realtà mondiale per l'organizzazione aziendale "Great Place Work"

Pubblicata la classifica europea dei 100 best places to work per il 2024. Tra loro anche tre aziende italiane

Tre su cento ce la fanno. Sono Chiesi, Unox e W-Group le tre aziende italiane inserite da Great Place to Work, realtà leader mondiale per la cultura organizzativa, nella classifica 2024 dei cento migliori ambienti di lavoro di grandi dimensioni a livello europeo.

Per stilarla, si ascolta il parere espresso da oltre 1,3 milioni di collaboratori, che individuano le realtà lavorative europee più virtuose tra quelle con più di 500 dipendenti, suddivise nelle due categorie delle multinazionali e delle grandi aziende, pari rispettivamente a 25 e 75 in totale. Per farne parte, è indispensabile che le “magnifiche cento” siano a loro volta comparse in almeno una delle oltre 21 classifiche nazionali Best Workplaces in Europa.

A sbaragliare molte altre concorrenti è stata quindi Chiesi, il gruppo internazionale operante nel settore biotecnologico e farmaceutico con sede a Parma, entrata nella top ten delle migliori aziende dove lavorare in Europa.

Pubblicata la classifica delle 100 migliori aziende in Europa in cui lavorare. Tra loro anche tre aziende italiane.
Alessandro Zollo

L’azienda non è nuova a questo tipo di riconoscimento, che ha ottenuto già nel 2020 e nel 2022. Lo sottolinea Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia, che rimarca quanto sia motivo d’orgoglio per il nostro Paese «la presenza di un’organizzazione italiana nella top 10 delle migliori multinazionali per cui lavorare in Europa».

Non male, naturalmente, anche il 43 esimo posto conquistato dal gruppo manifatturiero e produttivo UNOX e il 61 esimo raggiunto da W-Group, azienda specializzata in servizi professionali.

In generale, tra i settori più amati vincono l’Information Technology (22%), i servizi professionali (15%) e il retail (10%).

Tra gli altri criteri adottati per attribuire la patente di best place to work, si considera anche la questione dell’equità. Nelle prime cento best companies il 78% dei collaboratori sostiene che le promozioni siano eque, con una differenza di ben 33 punti percentuali rispetto alle realtà non presenti in classifica.

Il 70% dichiara inoltre di ricevere una quota equa dei profitti aziendali, contro il 36% fatto registrare dalle altre organizzazioni fuori dal ranking (+34%).

Analizzando poi la top ten dei migliori ambienti di lavoro a livello europeo tra le multinazionali, la vetta della classifica tocca a DHL Express (trasporti), mentre completano il podio AbbVie (biotecnologie e prodotti farmaceutici) e Hilti (costruzioni e infrastrutture).

Seguono poi Hilton (alberghiero), Cisco (IT), Stryker (manifattura e produzione), Allianz (servizi finanziari e assicurazioni), Specsavers (retail), Agilent Technologies (biotecnologie e prodotti farmaceutici) e, per l’appunto, Chiesi (biotecnologie e prodotti farmaceutici).

Tornando all’Italia, il Gruppo UNOX, 43 esima in classifica, ha sede a Cadoneghe, in provincia di Padova. Si tratta del principale marchio mondiale nel settore dei forni professionali, mentre ha sede a Brescia la 61 esima classificata W-Group, il nuovo gruppo italiano multi-brand, multi-service e multi-country attivo nel mercato delle Human Resources Solutions.

L’orgoglio per le menzioni non deve far dimenticare quanto sia necessario fare ancora per far crescere la fiducia nei collaboratori. Ne ribadisce infatti l’urgenza Alessandro Zollo: «Creando e dando fiducia ai collaboratori nell’ambiente di lavoro – ha aggiunto Zollo – le organizzazioni sono in grado d’innovare più velocemente rispetto ai competitor e di adattarsi più rapidamente ai cambiamenti».

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