I sette “super poteri” che aiutano i professionisti a gestire bene il loro tempo
Dal "priority power" al "change for growth", passando dall'allenamento alla pazienza alla difesa dalle distrazioni. Sono alcuni dei comportamenti da adottare se si vuole diventare perfetti maestri nell'arte del time management.
Il lavoro e il tempo? Se fossero quasi amici, già sarebbe un ottimo risultato. La realtà, infatti, dice esattamente il contrario, come rivelano i risultati di una ricerca condotta da Espresso Communication per conto del Consorzio Vero Volley sul cosiddetto time management.
Sorprende, innanzitutto, la conclusione, che mette in luce come più di otto professionisti su dieci non sarebbero in grado di gestire il tempo sul posto di lavoro in maniera efficace. Ciò comporta, di conseguenza, l’impossibilità di rispettare le scadenze stabilite dai loro superiori, con ulteriori effetti negativi sulla loro capacità di ottenere risultati rilevanti.
Una debàcle, praticamente, che merita la giusta attenzione da parte di chi ha il compito di coordinare il lavoro dagli altri, dai leader d’impresa agli HR Recruiter, non a caso impegnati a seguire, nel 40% dei casi – rivela sempre la ricerca sopra citata – corsi formativi che insegnino loro a scoprire come diventare dei perfetti “time manager”.
Come si fa a diventare maestri nella gestione del tempo?
Una possibile ricetta è fornita proprio da Consorzio Vero Volley, per mezzo della sua presidente, Alessandra Marzari, che ha detto: «Gestire il tempo a propria disposizione in modo efficace significa anche e soprattutto avere la pazienza e la lucidità di analizzare la situazione in cui ci si trova per studiare e trovare soluzioni utili a crescere».
L’opinione della presidente dell’importante struttura di riferimento nel mondo della pallavolo nazionale e internazionale è stata espressa di recente all’Università degli Studi di Milano, in occasione del convegno “Il tempo dello Sport. Il tempo per riflettere”, primo incontro di una serie di quattro che saranno ospitati nei vari atenei della città anche durante il 2025. .
Perché coinvolgere proprio il Consorzio Vero Volley? A spiegarlo, è stata sempre Alessandra Marzari in questo modo: «La pallavolo, che è un gioco a punteggio, non ha quella caratteristica della fretta che è tipica di altri ambiti». Allo stesso modo, ha aggiunto, «anche la costruzione e la storia del Consorzio Vero Volley sono state caratterizzate da questo, aspettando il tempo che era necessario per crescere, anche per studiare e capire con pazienza quello che stava succedendo e si stava sviluppando».
Solo agendo in questo modo, ossia puntando a sviluppare le life skill delle persone sin da giovanissime, il Consorzio oggi può essere raccontato sotto il claim “Driven by Values”, «quello che di più parla di noi», sottolinea ancora Marzari, che così conclude: «Aver lasciato lavorare anche il tempo è una modalità di cui sono veramente soddisfatta nella crescita del Consorzio, che continua a guardare, immaginare il futuro e ad accompagnare tante generazioni nello sviluppo del loro percorso».
Come seguire, anche solo idealmente, l’esempio del Consorzio Vero Volley?
Imparando a far propri i sette superpoteri riassunti qui di seguito:
- Priority power: si tratta della capacità di fare una vera e propria lista delle priorità fin dall’inizio dell’orario di lavoro, svolgendo in primis i compiti più difficili e dispendiosi.
- Train the patience: una gestione efficace del proprio tempo passa dalla capacità di avere pazienza, qualità che aiuta ad analizzare la situazione corrente e, di conseguenza, ad elaborare strategie e soluzioni efficaci.
- Let time be your ally: il tempo non è un nemico, bensì un alleato che, una volta apprezzato nella sua totalità, è in grado di offrire le giuste opportunità di crescita da cogliere giorno dopo giorno.
- Bundary bliss: separare di netto le mansioni lavorative da quelle di natura personale risulta fondamentale per organizzare il proprio tempo e decidere su cosa concentrare l’attenzione.
- Distraction defense: le distrazioni, all’interno dell’ambiente di lavoro, possono nascondersi ovunque, per questo è importante isolarsi, soprattutto mentalmente, per favorire la concentrazione.
- Smart Goal: un vero time manager non può solo avere obiettivi, ma dei veri e propri smart goal da correlare ad un giusto corrispettivo di ore o minuti in cui poter raggiungere il traguardo desiderato.
- Change for growth: dietro ogni crescita c’è sempre un grande cambiamento, soprattutto mentale, che i lavoratori globali sono chiamati ad attuare in ottica time management.
La strategia sopra illustrata è frutto dell’incrocio di più fonti raccolte nella sua ricerca dall’agenzia di comunicazione sopra citata. L’International Journal of Multidisciplinary Research in Arts Science and Technology definisce ad esempio il concetto di “bundary bliss”, vale a dire la corretta distinzione tra attività lavorative e mansioni di carattere personale. In questo modo, fin dal principio, sarà possibile dividere la giornata in due fasi distinte e concentrare l’attenzione su ciò che è più importante a seconda del momento, del luogo e della situazione in cui ogni singolo lavoratore si trova.
Si prosegue poi con Linkedin, che descrive la “distraction defense”, ossia l’abilità da parte del lavoratore di eliminare ogni tipo di distrazione, entrando in una specie di bolla in cui isolarsi che gli consenta di pensare solo ai progetti da portare a termine.
E ancora, secondo Mckinsey un Time Manager di livello è capace di prefissarsi degli “smart goal”, cioè obiettivi pertinenti e specifici correlati ad un lasso di tempo necessario per svolgere nel migliore dei modi il lavoro richiesto.
Per ultimo, ma non meno importante, ogni crescita, in questo caso in termini di time managing, passa sempre dalla determinazione e dalla voglia di cambiare del singolo professionista. Per questo motivo, il portale britannico Management Today parla, nel dettaglio, di “change for growth”.