Benessere e produttività, un binomio possibile grazie alla strategia della «4 Day Week»
Sempre più aziende nel mondo stanno adottando la settimana lavorativa di quattro giorni per aumentare l'engagement dei collaboratori e la produttività complessiva dell'organizzazione.
di Franco Zullo *
Viviamo in tempi di incertezza e complessità crescenti, soggetti a rapidissimi cambiamenti sociali, culturali e tecnologici. In questo scenario, manager e leader sono sottoposti a pressing continuo per tenere insieme produttività e coesione del gruppo. Si tratta di una quadratura del cerchio estremamente sfidante per il benessere psicofisico dei collaboratori, che rischiano stress e burnout. Per aiutarli a mantenere un buon equilibrio personale e professionale, sta guadagnando sempre più terreno in tutto il mondo l’idea di una settimana lavorativa di quattro giorni, la cosiddetta «4 Day Week». Di che cosa si tratta?
Prima di illustrarla nel dettaglio, occorre definire ancora meglio lo scenario in cui poterla applicare con sicuro successo.
In primo luogo, prendiamo ad esempio la ricerca di GoodHabitz, seconda la quale una persona su due lotta in silenzio contro i problemi legati al malessere mentale, dovuto alla propria occupazione. Per Gallup, invece, l’Italia è il fanalino di coda dell’Europa con solo il 5% dei lavoratori si sentono attivamente coinvolti nelle attività aziendali. Confindustria sottolinea poi come il tasso di tasso di assenteismo si attesti al 6,4%.
Per poter affrontare problemi di questa portata, servono dunque strategie agili che non solo migliorino l’efficienza, l’efficacia e il benessere individuale, ma creino anche sinergie a livello di team, trasformando le sfide in opportunità di crescita.
Una leadership che sappia davvero leggere la complessità dell’oggi non si limita infatti a guidare dall’alto, ma riesce a creare un contesto sano e collaborativo, in cui manager e team possano innovare e performare insieme.
In maniera analoga, spetta al manager incarnare il ruolo di facilitatore del cambiamento, ossia una figura in grado di fornire team gli strumenti e il contesto giusto per prendere decisioni rapide e di impatto, e che allo stesso tempo, è capace di guidarli nella crescita continua.
Fiducia, trasparenza e allineamento degli obiettivi diventano quindi fattori cruciali per il successo di ogni organizzazione.
In questo scenario si inserisce, come dicevamo, la rivoluzione della 4 Day Week, che si contrappone al tradizionale paradigma lavorativo di 40 ore settimanali su cinque giorni.
L’obiettivo non è semplicemente “fare meno”, ma ottimizzare il lavoro, rimuovere sprechi di tempo, migliorare la qualità delle attività e, sorprendentemente, aumentare la produttività.
Aziende in tutto il mondo che hanno sperimentato e adottato questo approccio riportano risultati entusiasmanti: attrarre nuovi talenti è aumentato dell’84%, il fatturato del 15%, la talent retention del 57%, mentre l’assenteismo è diminuito del 53%, insieme con il turnover del 41%, l’ansia e lo stress del 33%, il burnout del 68%.
Come mai la 4 Day Week ha così successo? Perché segue la logica del “People First”.
Il suo focus è infatti la valorizzazione del potenziale individuale e collettivo.
Ecco alcune strategie per far emergere il meglio dalle persone in questo nuovo contesto:
1. Concentrazione sulle competenze chiave ed uso della tecnologia.
Ridurre la settimana lavorativa obbliga le aziende a identificare e valorizzare le competenze fondamentali che ogni persona porta con sé. Le attività ripetitive e a basso impatto vengono eliminate o automatizzate, lasciando spazio alle persone di concentrarsi su ciò che sanno fare meglio, contribuendo maggiormente agli obiettivi aziendali.
2. Autonomia e fiducia
Il passaggio a una settimana di quattro giorni richiede un maggiore livello di fiducia e autonomia. Questo stimola la responsabilizzazione: le persone imparano a gestire il proprio tempo in modo più efficiente e diventano più proattivi nella risoluzione dei problemi. Un ambiente che incentiva l’autonomia aiuta a far emergere leader interni, creatività e innovazione.
3. Formazione continua
Con un tempo lavorativo ridotto, è essenziale massimizzare la qualità del lavoro svolto. Le aziende possono investire in formazione mirata e nello sviluppo delle competenze, aiutando le persone a crescere professionalmente e ad affrontare le sfide lavorative in modo più strategico ed efficiente. La formazione non solo migliora le performance, ma alimenta anche il senso di realizzazione personale.
L’altro aspetto che caratterizza la 4 Day Week strategy è il collegamento tra produttività e benessere.
Il benessere delle persone non è più un semplice “benefit”, infatti, ma un fattore cruciale per il successo aziendale. La 4 Day Week offre una soluzione efficace per bilanciare produttività e salute mentale. Ecco come:
1. Riduzione dello stress e prevenzione del burnout
Lavorare quattro giorni alla settimana permette ai dipendenti di avere più tempo per il riposo, per la famiglia e per se stessi. Questo non solo riduce lo stress, ma aiuta a prevenire il burnout, fenomeno che incide pesantemente sulle performance aziendali. Con un equilibrio migliore tra vita lavorativa e privata, le persone tornano al lavoro più motivati e energici.
2. Aumento della soddisfazione lavorativa
Diversi studi dimostrano che le persone che godono di un maggior controllo sul loro tempo e che lavorano in un ambiente meno frenetico sono più soddisfatti del proprio lavoro. Una persona soddisfatta è più propensa a restare nell’azienda, riducendo il turnover e aumentando l’engagement complessivo.
3. Miglioramento della produttività
Contrariamente alla credenza popolare, ridurre le ore di lavoro non diminuisce la produttività. La 4 Day Week incentiva un approccio più concentrato e focalizzato, spingendo le persone a essere più efficienti nel tempo a disposizione. Questo porta a un aumento della produttività per ora lavorata.
Casi di Successo: La 4 Day Week Funziona?
Numerose aziende hanno già implementato con successo la settimana lavorativa di quattro giorni. Microsoft Giappone, ad esempio, ha sperimentato la 4 Day Week nel 2019, vedendo un aumento del 40% nella produttività. Anche altre realtà, come la neozelandese Perpetual Guardian, il cui imprenditore Andrew Barnes ha fondato 4 Day Week Global, hanno riportato non solo un miglioramento della produttività, ma anche un significativo incremento del benessere dei dipendenti e della loro motivazione.
Un altro esempio interessante è la società di consulenza Buffer, che ha adottato la 4 Day Week come parte della sua cultura aziendale. Buffer ha riscontrato che, nonostante la riduzione delle ore lavorative, i suoi dipendenti non solo hanno mantenuto gli standard di produttività, ma hanno anche migliorato la qualità del lavoro e il loro senso di appartenenza all’azienda.
Molte aziende, in tutti i settori, hanno riportato vantaggi significativi in termini di flessibilità, benessere, produttività e performance. A questo link si possono consultare diversi case study.
A questo punto, la domanda non è SE la settimana di quattro giorni sarà adottata nella tua organizzazione, bensì QUANDO.
La 4 Day Week rappresenta in sintesi una delle innovazioni più interessanti nel mondo del lavoro moderno. Valorizzando il potenziale delle persone e offrendo un equilibrio più sano tra lavoro e vita privata, le aziende possono migliorare la produttività, la soddisfazione e la lealtà dei dipendenti. È un passo avanti verso un futuro, in cui il benessere e la produttività non sono più in conflitto, ma lavorano insieme per costruire organizzazioni più sane e di successo.
La 4 Day Week non è Filantropia. E’ Eccellenza Sistemica.
* Chi sono (da Linkedin)
Come guida strategica, advisor e facilitatore, aiuto le aziende a valorizzare il potenziale delle persone attraverso una metodologia basata su scienza e neuroscienza, per accelerare performance, produttività, collaborazione, benessere e impatto.