La sinergia tra coaching e headhunting funziona nel recruiting dei candidati “tech”

Sono molte le offerte di lavoro prospettate ai candidati con competenze tecniche avanzate: per aiutarli ad orientarsi meglio, può essere utile inserire già nella fase di selezione tecniche di confronto/dialogo mutuate dal coaching. L'articolo della Managing Partner e Ceo di EgoValeo, Fabiana Malatesta.

di Fabiana Malatesta*

La managing partner e Ceo di EgoValeo Fabiana Malatesta spiega in che modo la sinergia tra coaching e headhunting può portare alla scelta dei candidati giusti da inserire e trattenere in azienda

Coaching e Tech Head Hunting: cosa hanno in comune?

Tanto per cominciare, per i non addetti ai lavori, ricordiamo che il coaching è un processo di sviluppo personale e professionale che mira a supportare una persona nel raggiungimento dei propri obiettivi attraverso una serie di sessioni mirate e strutturate.

Il coach non offre soluzioni pronte, ma guida il coachee (la persona che riceve il coaching) nell’esplorazione delle proprie risorse esterne ed interne, potenzialità e capacità, aiutandolo a definire in modo consapevole i propri obiettivi e supportandolo nel loro raggiungimento, con impegno e responsabilità.

Alcune delle tecniche usate nel coaching si basano sul feedback costruttivo e sulla creazione di un ambiente sicuro e di fiducia.

Il coaching può essere utilizzato in ambito professionale, per favorire lo sviluppo di competenze o migliorare la performance, ma anche a livello personale, per migliorare la qualità della vita o superare ostacoli emotivi.

Comprendere meglio il profilo del candidato

Una delle tecniche fondamentali del coaching è l’ascolto attivo, che consente di andare oltre le semplici parole e cogliere le reali intenzioni e aspettative del candidato.

Nel tech head hunting questo approccio diventa particolarmente utile per comprendere non solo le competenze tecniche, ma anche le aspirazioni, i valori e le motivazioni che guidano le scelte di carriera di un professionista.

Capire questi aspetti attraverso una comunicazione empatica permette di creare un dialogo più sincero e costruttivo, rendendo il processo di selezione più personalizzato e mirato.

In questo modo l’head hunter riesce ad allineare al meglio le esigenze dell’azienda con quelle del candidato, puntando alla costruzione di una relazione più solida e duratura.

Colloquio di selezione più efficace

Le tecniche di coaching basate su domande aperte sono particolarmente efficaci nei colloqui di selezione per profili tech, poiché incoraggiano il candidato a esprimersi in modo autentico e dettagliato.

I candidati tech tendono a rispondere con precisione e in modo coinciso, focalizzandosi di più sulle sulle competenze tecniche. Tuttavia, domande aperte come «Puoi dirmi quali caratteristiche personali ti sono state utili per risolvere un problema tecnico complesso?» invitano il candidato a entrare nel dettaglio, permettendo di osservare non solo le capacità tecniche, ma anche le abilità trasversali come il problem-solving, la resilienza e l’orientamento al risultato.

Inoltre, l’uso delle domande aperte trasmette al candidato un senso di rispetto e apertura, favorendo un dialogo bidirezionale e un clima di fiducia. I candidati tech, abituati a interazioni più dirette e strutturate, potrebbero trovare sorprendente, ma gradita, quest’opportunità di raccontarsi in modo meno formale, aiutando l’head hunter a scoprire tratti della personalità e motivazioni profonde che potrebbero fare la differenza nel processo decisionale finale.

Definire obiettivi e aspettative in modo chiaro

Nel tech head hunting, è essenziale che gli obiettivi e le aspettative siano chiari fin dall’inizio, sia per l’azienda che per il candidato.

Un buon coach aiuta le persone a chiarire i propri obiettivi e lo stesso principio può essere applicato nel processo di selezione. Questo significa discutere apertamente delle esigenze dell’azienda, del tipo di progetti su cui il candidato lavorerà e delle aspettative di crescita a lungo termine.

Allo stesso tempo, è importante capire cosa il candidato cerca in una nuova posizione: quali sono le sue ambizioni, i valori che considera fondamentali e i suoi desideri di sviluppo professionale.

Definire questi elementi con chiarezza evita malintesi e riduce il rischio di disallineamento tra il candidato e l’azienda.

Un candidato che ha una visione chiara dei suoi obiettivi e sa cosa aspettarsi è più propenso a fare una scelta consapevole e a integrarsi con successo nel nuovo ruolo.

Inoltre, la trasparenza aiuta a costruire una base di fiducia tra tutte le parti coinvolte, facilitando una selezione più fluida e soddisfacente.

Sviluppare la motivazione del candidato

Uno degli elementi più potenti del coaching è aiutare le persone a scoprire e sviluppare la propria motivazione interna; e questo si applica perfettamente anche al tech head hunting.

Spesso, i candidati tecnici hanno competenze tecniche rare e ricercate, ma possono sentirsi insicuri riguardo al loro percorso o alle loro opportunità di crescita.

Utilizzare tecniche di coaching, come l’empowerment e la self-awareness, aiuta a far emergere la persona, la fiducia del candidato nelle proprie capacità e a rafforzare la sua motivazione ad affrontare nuove sfide professionali.

In questa fase, il ruolo dell’head hunter è quello di supportare il candidato nel riconoscere le proprie potenzialità e nel vedere come queste si allineano con le opportunità offerte. Motivare il candidato significa anche mostrare come il nuovo ruolo possa rappresentare una tappa importante per la sua carriera e il suo sviluppo personale, andando oltre la semplice proposta economica o il job title.

Quando il candidato è motivato e consapevole del valore che può apportare, è più propenso a impegnarsi attivamente nel processo di selezione e, successivamente, nel nuovo ruolo, con maggiore soddisfazione e coinvolgimento.

La managing partner e Ceo di EgoValeo Fabiana Malatesta spiega in che modo la sinergia tra coaching e headhunting può portare alla scelta dei candidati giusti da inserire e trattenere in azienda

Il valore del feedback costruttivo

Un altro elemento chiave del coaching è l’opportunità di fornire feedback in modo costruttivo, aspetto altrettanto fondamentale nel tech head hunting.

Durante il processo di selezione, il feedback non dovrebbe limitarsi a un semplice “sì” o “no”, ma dovrebbe aiutare il candidato a capire dove eccelle e dove può migliorare. Offrire un feedback chiaro e mirato permette al candidato di crescere, sia in vista di un eventuale nuovo colloquio, sia per il suo sviluppo professionale a lungo termine.

Utilizzando le tecniche di coaching, l’head hunter può creare un ambiente di dialogo aperto, dove il candidato si sente ascoltato e supportato.

Il feedback costruttivo, reso in maniera corretta, crea una relazione di fiducia tra il candidato e l’head hunter, dal momento che si dimostra un vero interesse nel suo successo professionale, indipendentemente dall’esito finale della selezione.

Gestione del cambiamento

Oltre all’onere di dover dimostrare le proprie competenze tecniche, c’è spesso nel candidato l’incertezza legata al cambiamento per il passaggio ad una nuova azienda, in un ruolo diverso o un ambiente lavorativo non noto.

Le tecniche di coaching, orientate al supporto durante le fasi di cambiamento, possono essere di grande aiuto per i candidati in questa fase delicata.

Un buon head hunter può aiutare il candidato a riconoscere e validare le paure legate al cambiamento, come il timore di fallire o di non essere all’altezza delle aspettative. Attraverso il coaching, il candidato trova un supporto per trasformare queste paure in opportunità di crescita e a vedere il cambiamento come una sfida positiva.

Tecniche di coaching per decisioni consapevoli

Uno degli obiettivi principali del coaching è accompagnare le persone nel prendere decisioni consapevoli, concetto che si sposa perfettamente al tech head hunting.

I candidati, soprattutto quelli con competenze tecniche avanzate, spesso si trovano di fronte a diverse offerte di lavoro, tutte apparentemente interessanti. Aiutarli a valutare ogni opportunità con chiarezza è fondamentale per evitare scelte impulsive o basate solo su fattori superficiali, come la compensation o il job title.

Attraverso le tecniche di coaching, l’head hunter può facilitare un processo decisionale più riflessivo, aiutando il candidato a considerare sia gli aspetti tangibili della posizione (retribuzione, benefit, posizione aziendale), ma anche quelli più profondi, come l’allineamento con i propri valori personali, le possibilità di crescita a lungo termine, la capacità di innovare del futuro datore di lavoro e la cultura aziendale.

Il coaching può aiutare il candidato a farsi le giuste domande: questa opportunità rispecchia i miei obiettivi di carriera? Mi vedo felice in questo ambiente a lungo termine? C’è spazio per il mio sviluppo professionale e personale?

Questo approccio permette al candidato di prendere decisioni in modo più informato e consapevole, riducendo il rischio di pentimenti o ripensamenti. Allo stesso tempo, le aziende beneficiano di candidati che sono davvero motivati e coinvolti nel ruolo che hanno scelto, migliorando la retention e la soddisfazione nel lungo periodo.

In EgoValeo adottiamo alcune tecniche di coaching: spero pertanto di essere riuscita nel mio intento di illustrare che l’integrazione delle tecniche di coaching nel tech head hunting offre un vantaggio significativo sia per i candidati, sia per le aziende.

In un settore competitivo come quello tecnologico, dove la domanda di talenti qualificati supera spesso l’offerta, adottare un approccio più umano e riflessivo può fare la differenza tra una selezione efficace e una che rischia di fallire.

E voi, in azienda, pensate che possa essere utile quest’approccio per rendere efficace il processo di recruiting? Sono a disposizione per un confronto.

*Chi è l’autrice (da LinkedIn)

Managing Partner e Ceo di EgoValeo, ha una lunga esperienza nell’ambito delle risorse umane, dal recruiting alla consulenza passando per lo sviluppo di carriera. Coach certificata “ICF – International Coaching Federation” e “Coaching by Values”, la sua priorità è l’individuo e i suoi valori. Con EgoValeo ha contribuito a reinventare il recruiting nel settore IT e Engineering, dedicandosi con il suo team da molti anni alla ricerca dei migliori profili professional, middle management ed executive per mezzo di un servizio personalizzato e data-driven.

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