Busta paga più ricca contro il carovita per i dipendenti di IUNGO, non solo a Natale

E' di 455 euro netti al mese l'aumento di stipendio annuale deciso dalla piattaforma modenese di supply chain, l'ultima iniziativa in ordine di tempo prevista dalla strategia più generale di welfare aziendale illustrata dalla Head of People, Alessandra Sportelli.

Alessandra Sportelli

Contro il carovita galoppante servono misure concrete, a maggior ragione in un periodo dell’anno come questo in cui molti italiani desiderano celebrare il Natale in serenità. La pensa così IUNGO, la piattaforma di supply chain collaboration, che di recente ha introdotto un aumento esteso a tutti i dipendenti di 455 euro netti all’anno in busta paga.

Nata nel 2001 come spin off della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, l’azienda è cresciuta nel tempo (ottenendo anche riconoscimenti importanti come il Premio Cribis Prime Company nel 2020 e nel 2021), puntando decisamente sul benessere dei propri dipendenti.

Da segnalare in particolare la scelta di raccogliere in forma anonima i suggerimenti del team ad oggi composto da 73 persone, ospitandoli in una “scatola delle proposte”, posizionata alla reception.

Di quest’ultima e più in generale della strategia di welfare aziendale perseguita ha parlato la Head of People di IUNGO, Alessandra Sportelli: «L’iniziativa è nata per rispondere a una necessità manifestata in anonimo dai dipendenti di aumentare il proprio potere di acquisto. Non si tratta di un bonus una tantum, ma di un’iniziativa continuativa: così come lo scorso anno, quando abbiamo introdotto un aumento di mille euro sotto forma di buoni pasto e buoni carburante, il nostro obiettivo è garantire un contributo stabile. In soli due anni, abbiamo raggiunto un aumento complessivo di 1.400 euro annui netti annui per le nostre persone».

A conferma della validità della loro strategia arrivano anche gli ultimi dati Istat, che parlano di una crescita dell’inflazione nel 2024 pari al +1% per l’indice generale. L’impatto più pesante dell’incremento è sul carrello della spesa, come attestano i prezzi al consumo passati saliti del 2,2% secondo il rilevamento dello scorso ottobre.

Anche nel territorio modenese, secondo i dati raccolti dal servizio di statistica comunale sulla base delle disposizioni Istat, nonostante l’inflazione registri un rallentamento, risultano in crescita i prezzi che riguardano le divisioni istruzione (+2%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,1%), altri beni e servizi (+0,3%), questi ultimi trainati dal rialzo di servizi finanziari e assicurazioni sui mezzi di trasporto, oltre che dalle quotazioni dell’assistenza sociale.

Un welfare aziendale che si rispetti dovrebbe in sostanza tenere conto delle numerose variabili che complicano la quotidianità dei propri collaboratori. Tra le altre iniziative, IUNGO ha ad esempio introdotto una piattaforma per il welfare, con l’obiettivo di evitare un aumento degli oneri fiscali a scapito dei lavoratori e dell’azienda. Inoltre, sempre nel 2024, l’azienda modenese ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere.

Un’ulteriore iniziativa è infine l’indagine che ogni tre anni IUNGO somministra per raccogliere in forma anonima una valutazione sullo stare in azienda.

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