Il biglietto da visita di un’autentica leader? L’unicità

Questa settimana la nostra Atena Manca elenca alcuni consigli semi seri su come diventare vere leader, nel lavoro e nella vita.

di Atena Manca*

Questa settimana la nostra Atena Manca elargisce consigli semi seri alle Madonnager che vogliono essere vere leader


Essere una leader donna significa gestire con eleganza il confine tra pragmatismo e… piccoli disastri quotidiani. Sappiamo che essere autentiche è fondamentale, ma ammettiamolo: anche noi a volte facciamo fatica a trovare il giusto equilibrio senza perdere quel pizzico di autoironia che ci salva sempre. Ecco allora qualche consiglio pratico per affrontare la sfida con stile e autorevolezza, senza prendersi mai troppo sul serio.

Sii te stessa, anche se è un po’ scomodo
Sei empatica? Usa l’empatia. Sei diretta? Continua così. Il mondo non ha bisogno di un altro clone di leader “perfetta” che ripete frasi fatte. Uno studio della Harvard Business Review ha mostrato che le leader autentiche creano più fiducia nel team – e comunque, chi ha voglia di mettere la maschera e fare la parte della “statua di marmo”? Gli anni ’80 sono finiti. Evolviamo. La tua personalità farà da collante naturale per il team, anche se a volte può significare uscire un po’ dagli schemi.

Dai valore alla tua esperienza, non ai titoli
Il premio di “Leader del Mese” è carino, ma quello che conta è aver affrontato situazioni reali – tipo riunioni in cui un progetto è cambiato per la quarta volta in dieci minuti. Ricorda: i titoli contano, ma i risultati ancora di più. Se qualcosa va storto (cosa che capita anche ai migliori), affrontalo con una buona dose di calma zen e prendi appunti per la prossima volta.

Non avere paura di chiedere aiuto (non significa alzare bandiera bianca)
La vera forza di una leader? Sapere quando è il momento di alzare la mano e dire «forse qui ho bisogno di un supporto». Trova alleati fidati a cui rivolgerti nei momenti di indecisione. Secondo Catalyst, il 58% delle donne che chiedono supporto ne escono soddisfatte e – sorpresa! – non perdono un grammo della loro autorevolezza. Chiedere aiuto non ti rende meno leader, ma solo più… efficace.

Fatto è meglio di perfetto (sì, anche se il documento ha l’ultima slide un po’ stortina)
Sappiamo tutti che cercare la perfezione può trasformarsi in una trappola, specialmente quando hai 47 altre attività in sospeso. La mentalità «fatto è meglio di perfetto» ti permette di portare a termine progetti senza impazzire. Quel dettaglio in più può aspettare. Ricorda: un lavoro finito è sempre più efficace di uno… non finito. Procrastinare fino ad ottenere la perfezione può far perdere occasioni.

Mantieni sempre la visione d’insieme (quando possibile, ovviamente)
Certo, è facile dire di non fossilizzarsi sui dettagli – fino a quando il proiettore non si inceppa nel mezzo di una presentazione importante. Scherzi a parte, mantenere il focus sugli obiettivi finali è ciò che fa la differenza tra un manager e un leader. E se qualcosa va storto? Sorridi e cerca un modo per rimediare, più che il colpevole.

Coltiva la fiducia, ma non solo per te stessa
Se vuoi che il tuo team sia motivato e propositivo, offri loro la fiducia che vorresti ricevere anche tu. Gallup ci dice che i team che lavorano in ambienti di fiducia sono il 74% più produttivi. Traduzione? Incoraggia le idee, delega e accetta anche qualche errore – meglio un piccolo errore con spirito di iniziativa che un successo a forza di “bastonate”.

Sii la leader che avresti voluto avere (sì, proprio quella che magari non hai avuto)
Metti in pratica ciò che avresti voluto trovare in un leader: trasparenza, ispirazione e un pizzico di comprensione umana. Se ti è mai capitato di pensare «se fossi io, farei diversamente», allora… è il momento giusto per farlo. Ricorda che il 62% dei professionisti considera la trasparenza una qualità fondamentale in un leader. Non serve fingere di avere tutte le risposte: anche l’onestà è un valore che i team apprezzano.

Divertiti, anche se sembra strano
Essere una leader è una sfida, ma non deve essere solo un fardello. Se non ti diverti mai, c’è qualcosa che non va. Goditi il percorso, riconosci i piccoli successi e non prendere sempre tutto troppo sul serio. Se puoi ridere di un errore (anche del tuo), farai la differenza nell’atmosfera del team. E ricorda: chi sa prendersi con ironia è difficile da dimenticare.

Essere una leader significa affrontare il proprio percorso con autenticità e pragmatismo, mantenendo il sorriso anche nelle sfide. Questo cammino sarà pieno di imprevisti, ma è proprio affrontandoli con ironia e consapevolezza che si costruisce qualcosa di significativo.

La tua unicità è il tuo miglior biglietto da visita.
Per altri consigli e spunti, visita il blog Madonnager e seguimi su Instagram, dove parliamo di crescita, leadership, e delle piccole grandi sfide quotidiane di una mamma-manager.

* Chi è l’autrice
Atena Manca è una professionista con quasi 20 anni di esperienza nel marketing e nella comunicazione. Laureata in Economia per l’Arte e la Cultura all’Università Bocconi e con un Master in Marketing a Publitalia ’80, ha completato di recente il corso Mastering Digital Marketing in an AI World alla London Business School. Creatrice del blog Madonnager.it, Atena condivide riflessioni e consigli (anche quelli non richiesti!) su come bilanciare carriera, maternità e vita personale, sempre con un pizzico di ironia.

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