
Clutch e Unobravo si alleano per aiutare i candidati a gestire i no
Riflettori accesi su Clutch, la startup di headhunting nata quest'anno con l'obiettivo di mettere al centro il candidato, protagonista della nostra intervista sulla web tv. La giovane realtà ha appena siglato un accordo con Unobravo per offrire supporto alle persone che hanno ricevuto un rifiuto durante la selezione.

Anche i no aiutano a crescere. Lo diceva anche un famosissimo libro incentrato sul rapporto genitori – figli. Anche nel lavoro, si sa, non sempre si può essere i candidati prescelti dalle aziende cui mandiamo il nostro CV. Per questa ragione, è degna di nota la partnership appena siglata tra Clutch, startup fondata nel 2024 con l’obiettivo di ridefinire il concetto di head-hunting, e Unobravo, l’azienda che offre un servizio di psicologia online a supporto del benessere delle persone.
Di Clutch abbiamo parlato anche sulla nostra web tv con la Founding Partner Anna Valenti: la nuova partnership aggiunge un ulteriore tassello all’azione condotta dalla startup nel mondo della selezione del personale.
In che cosa consiste?
Grazie questo tipo di accordo Clutch offre la possibilità ai candidati non selezionati che ne sentano il bisogno (e previo colloquio conoscitivo con uno psicologo del team) di accedere alle prime due sedute individuali con Unobravo a un costo agevolato di 30 euro a seduta anziché 49.
La collaborazione tra le due realtà pone dunque in primo piano il cosiddetto candidate journey, ossia l’intera esperienza sostenuta dalla persona che ha avanzato la candidatura, che si è messa in gioco non solo con le proprie competenze professionali.
Un approccio del genere riflette quanto emerso da una recente indagine condotta da GIDP sulle esigenze più sentite dai candidati nei colloqui di lavoro contemporanei: se da un lato si continua a parlare di retribuzioni e di carriera, dall’altra non si può più negare l’importanza che hanno assunto formazione, sostenibilità e, non ultimo, il work-life balance.
Sottolinea i cambiamenti in atto Lorenzo Cattelani, Founder e CEO di Clutch, in questo: «Ormai è sempre più evidente che il potere decisionale abbia subito un profondo cambiamento: se prima, infatti, erano le aziende a dettare le condizioni, ora sono i candidati a valutare attentamente le offerte a scegliere l’opportunità che meglio risponde alle loro esigenze professionali e, soprattutto, personali».
Di qui la scelta operata dalla giovane startup di mettere «sempre al centro il candidato e la sua esperienza. Sappiamo di avere un ruolo cruciale, poiché oltre ad identificare i migliori talenti, dobbiamo riuscire a convincerli che l’opportunità che proponiamo è quella giusta per loro. Questo richiede una profonda comprensione delle aspirazioni dei candidati e una stretta collaborazione con le aziende per creare offerte che siano davvero attraenti».

Cuore dell’attività di Unobravo è aiutare le persone ad «affrontare la vita quotidiana in modo sano e positivo», sottolinea a sua volta Davide Uberti, Partner Sales and Client Success Director dell’azienda specializzata in psicoterapia online, entusiasta dell’accordo con Clutch.
«Lavoriamo ogni giorno per sviluppare e implementare soluzioni innovative che soddisfino le esigenze e le richieste specifiche delle aziende che ci scelgono come partner», aggiunge Uberti, che ribadisce come l’obiettivo di Unobravo sia creare «un impatto positivo sulle vite delle persone dentro e fuori dal posto di lavoro», di qui la gratitudine espressa nei confronti della startup di headhunting, per aver riconosciuto il valore aggiunto del loro modo di fare impresa.
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