Mille di questi pannolini: il benefit offerto da IUNGO ai dipendenti neo-papà

Un'iniziativa concreta per alleggerire il carico economico della nascita di un figlio e riconoscere la genitorialità come un valore e non come un ostacolo

Diventare genitori è un’esperienza straordinaria, ma comporta anche nuove responsabilità e costi sempre più significativi, soprattutto nei primi mesi di vita del bambino. Tra questi, l’acquisto dei pannolini rappresenta una spesa costante e non trascurabile. Soprattutto in Italia dove, secondo una stima di Play Like Mum, il cambio di un neonato – fra pannolini, salviette e prodotti per l’igiene – nel primo mese supera i 300 euro, spesa fra le più elevate a livello mondiale.

Partendo da queste considerazioni, IUNGO, azienda modenese specializzata nell’ottimizzazione della supply chain, ha pensato all’introduzione di una misura di welfare innovativa: mille pannolini in regalo per ogni dipendente che diventa papà, con quantità raddoppiate o triplicate in caso di parti gemellari o plurigemellari.

L’iniziativa, che prevede la fornitura gratuita di pannolini Pillo, un marchio italiano attento alla qualità e alla sostenibilità, è stata pensata per dare un aiuto tangibile ai neogenitori, oltre ai congedi previsti per legge. La decisione nasce anche in risposta all’aumento del costo della vita registrato sul territorio modenese (+1,3%), che ha coinvolto anche i prodotti per l’infanzia.

Il sostegno alla genitorialità è parte di una strategia più ampia di IUNGO, che comprende:
Part-time reversibile per le mamme, per garantire flessibilità dopo il rientro dal congedo.
10 giorni di permessi retribuiti per la malattia del bambino fino ai 12 anni, il doppio di quanto previsto dalla legge italiana.
Colloqui informativi con le risorse umane per chiarire i diritti legali di maternità e paternità.
“Maternità a Tasso Zero”, un prestito senza interessi che consente alle madri di integrare la retribuzione durante i mesi in cui la maternità obbligatoria è pagata solo al 30%.
Un albo illustrato per i figli dei dipendenti, per aiutarli a comprendere il motivo dell’assenza dei genitori durante la giornata lavorativa.

L’attenzione di IUNGO alla genitorialità si inserisce in un più ampio impegno per la parità di genere, riconosciuto dalla certificazione UNI/PdR 125:2022. L’azienda assume donne in gravidanza a tempo indeterminato senza periodo di prova, promuove le dipendenti al rientro dalla maternità e offre ruoli dirigenziali anche a chi lavora part-time.

«Essere genitori è una ricchezza, ma spesso in Italia non viene percepita come tale e noi vogliamo andare in controtendenza», spiega Alessandra Sportelli, Head of People di IUNGO. «Quando sono stata assunta in IUNGO, ero incinta di tre mesi e mi è stato offerto un contratto a tempo indeterminato senza periodo di prova, dimostrando che la maternità non è un ostacolo ma un valore. Diventare genitori arricchisce sia la società che le persone, che sviluppano competenze utili anche sul lavoro. Nonostante i progressi normativi, le organizzazioni hanno ancora un ruolo chiave nel creare un ambiente davvero inclusivo, che garantisca maggiore flessibilità e sicurezza, soprattutto su temi come il part-time e il rientro al lavoro».

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