La luce “giusta” per lavorare: il progetto di Glip con l’Università Iuav di Venezia
Partendo dal concetto di Human Centric Lighting (HCL), l'azienda trevigiana di illuminotecnica sta lavorando su un progetto pilota per l’illuminazione della metropolitana di Roma
La luce non è solo un elemento essenziale per la visione, ma influisce anche sui ritmi biologici e sulle funzioni cognitive. I fotorecettori della retina regolano la percezione dei colori e l’alternanza tra visione diurna e notturna, mentre alcune cellule fotosensibili rispondono alla luce blu, influenzando la produzione di melatonina e, di conseguenza, il ciclo sonno-veglia. Sono diversi gli studi scientifici che dimostrano come un’illuminazione adeguata possa migliorare l’energia, la concentrazione e persino il nostro benessere emotivo.
Il concetto di Human Centric Lighting (HCL) si basa proprio su questi principi. L’obiettivo è progettare sistemi di illuminazione che supportino il ritmo circadiano e il benessere psicofisico attraverso un uso combinato di luce naturale e artificiale.

«Da tempo si parla di Human Centric Lighting (HCL), ovvero di come ottimizzare l’impatto biologico ed emotivo della luce attraverso progetti che mettano al centro il benessere delle persone», spiega Alessandro Piovesan, CEO di Glip (acrostico di Global Lighting Partner), azienda trevigiana specializzata in illuminotecnica. «L’obiettivo è creare ambienti che favoriscano la continuità tra luce naturale e artificiale, adattandosi ai diversi ritmi e necessità delle persone. Stiamo lavorando su un progetto pilota per l’illuminazione della metropolitana di Roma, con l’idea di dare ai passeggeri una sensazione di continuità luminosa tra interno ed esterno».
Glip sta portando avanti anche una collaborazione con l’Università Iuav di Venezia, con l’obiettivo di integrare il mondo accademico e quello imprenditoriale. Rohan Sottana, recentemente entrato nella proprietà dell’azienda, ha preso parte ad alcune lezioni all’interno del Laboratorio di Interior Design del Corso di Laurea in Design del prodotto, della comunicazione visiva e degli interni, tenuto dalla docente Silvia Codato. L’obiettivo è quello di creare un ponte tra l’università e le aziende, permettendo agli studenti di mettere in pratica con progetti concreti i concetti teorici dell’HCL. In particolare, saranno coinvolti gli studenti del terzo anno che nel primo semestre 2025-26 saranno impegnati nei tirocini obbligatori.
«L’Università Iuav di Venezia ha sempre puntato sulla collaborazione con le aziende per creare connessioni concrete tra formazione e mondo del lavoro», afferma Codato. «Grazie a questa partnership, gli studenti potranno applicare in progetti reali le teorie dell’illuminotecnica e approfondire le più recenti innovazioni del settore».
«La luce ha un ruolo fondamentale nella definizione dell’atmosfera di un ambiente e influisce sullo stato d’animo di chi lo vive», sottolinea Sottana. «Il mercato dello Human Centric Lighting sta emergendo con forza, partendo dai settori di uffici, sanità e istruzione, per poi espandersi anche all’ambito residenziale. In Glip ci impegniamo a sviluppare soluzioni che mettano l’uomo e il suo benessere al centro della progettazione illuminotecnica».
