Una risata ci salverà. Anche al lavoro

Ridere produce endorfine, riossigena il cervello e ci tira su: sono questi i principali benefici prodotti da uno degli atti che noi esseri umani siamo in grado di compiere quando ci sentiamo maggiormente a nostro agio. Se succede al lavoro, dicono autorevoli studi scientifici, migliorano anche le nostre performance. Ne parla la nostra contributor Atena Manca (presente anche al Lampadine Day il 31 marzo) nel suo nuovo articolo.

di Atena Manca*

Finalmente ho trovato una fonte autorevole che lo conferma: ridere fa bene anche in ufficio.
Un articolo pubblicato su Harvard Business Review (mica pizza e fichi) ci dice quello che in fondo molti di noi sanno già per esperienza diretta: un clima lavorativo sereno, dove scappa anche qualche risata ogni tanto, non solo è più umano, ma porta benefici reali.

Pensiamo solo alla frase: «Chi non ride mai, non è una persona seria». Pare l’abbia detta Chopin, da me molto amato.
Ora: nessuno sta dicendo che dobbiamo trasformare gli uffici in set di Zelig o LOL.
Ma secondo studi commissionati da Wharton, MIT e London Business School – insomma, posti dove di solito la gente non va per fare cabaret – le risate al lavoro hanno effetti positivi sia fisici che psicologici.

Ridere contribuisce a produrre endorfine, a riossigenare il cervello e a migliorare il nostro stato d’animo. Questo benessere si riflette anche sul rendimento: lavoriamo meglio, siamo più lucidi, più reattivi, più connessi con gli altri.

In uno degli studi citati, ad esempio, è stato chiesto a un gruppo di persone di guardare un breve video comico prima di mettersi al lavoro: la loro produttività è aumentata del 10% rispetto a chi non aveva visto nulla. A ripensarci adesso, è successo anche a noi, anni fa, con “il meglio delle gaffes di Luca Giurato”: un classico intramontabile per risollevare il morale nei giorni neri. Altro che caffè aziendale!

Naturalmente, il rischio di sconfinare nell’inadeguato esiste. Le battute di cattivo gusto, il sarcasmo che esclude, le risate che umiliano o prendono di mira una minoranza: questo non è mai ok.
Anzi, The Office – la serie – ce lo ricorda con feroce ironia: c’è un confine sottile tra umorismo e imbarazzo, tra leggerezza e mancanza di rispetto. Qui una recensione della serie sul mio blog per chi di voi non l’avesse ancora visto!

Se invece parliamo di persone professionali, empatiche e competenti che si concedono qualche risata sana, nel rispetto degli altri e dell’ambiente, allora sì: sono sempre stata la prima a incentivarle nel team.
Per me non è una strategia da manuale di management. È proprio una necessità fisiologica.
Lavoriamo tutti sotto stress, ingoiamo bocconi amari, affrontiamo giornate complicate. Sorridere insieme è un modo per restare umani. E, sorpresa sorpresa, funziona anche sul piano delle performance.

E voi? Riuscireste a lavorare davvero bene in un posto dove non si ride mai?

Scopri altri spunti sul mio blog e seguimi su Instagram per non perderti riflessioni, consigli (non richiesti) e qualche risata tra una call e l’altra.

* Chi è l’autrice
Atena Manca è una professionista con 20 anni di esperienza nel marketing e nella comunicazione. Laureata in Economia per l’Arte e la Cultura all’Università Bocconi e con un Master in Marketing a Publitalia ’80, ha completato di recente il corso Mastering Digital Marketing in an AI World alla London Business School. Creatrice del blog Madonnager.it, Atena condivide riflessioni e consigli (anche quelli non richiesti!) su come bilanciare carriera, maternità e vita personale, sempre con un pizzico di ironia.

Segui la diretta di: