
Sostenibili, innovative e solidali: online le interviste alle finaliste di GammaDonna 2024
Paola Bernardotto, Michela Conti, Beatrice Carolina Iaia, Gioia Lucarini e Cinzia Tessarolo sono le protagoniste dello speciale ospitato sulla nostra Webtv dedicato alle finaliste del Premio GammaDonna per l'imprenditoria femminile innovativa edizione 2024.
La sostenibilità, ma anche l’inclusione e il benessere sono gli ambiti toccati (con alto contenuto hi-tech) dalle aziende a guida femminile entrate nella short list delle magnifiche sei finaliste insignite lo scorso 4 novembre alla Nuvola Lavazza di Torino del Premio GammaDonna per l’imprenditoria femminile innovativa. Cinque di loro, compresa la vincitrice dell’edizione 2024, sono protagoniste dello speciale ospitato dalla nostra web tv. Le intervistate sono Paola Bernardotto, Michela Conti, Beatrice Carolina Iaia, Gioia Lucarini e Cinzia Tessarolo. Tutte si sono prestate con grande intelligenza e disponibilità al gioco delle “tre fasi di allenamento alla vita”, simbolo del format Workout, dedicato alle “persone che lavorano”.

Di “persone che lavorano” con competenza e originalità si occupa in maniera analoga proprio l’associazione non profit GammaDonna, nata nel 2004 per sostenere e promuovere la crescita del ruolo delle donne nel mondo dell’impresa, con lo scopo ultimo di favorire il cambiamento culturale italiano. GammaDonna si pone infatti come una sorta di talent scout dell’innovazione sostenibile promossa da donne e giovani, incentivando il networking fra startup, imprese consolidate, investitori, Big Corp e Istituzioni.

Ma in quali settori operano le aziende delle nostre intervistate?
Lo slow design versus l’arredamento usa e getta è il core business di ‘Ettomio, il brand fondato dalla vincitrice del Premio GammaDonna 2024 Paola Bernardotto, basato su prodotti evolutivi “di ispirazione montessoriana” che seguono le diverse fasi di crescita del bambino.

Il Women Startup Award è andato invece a Gioia Lucarini, Ceo di Relief, che ha sviluppato un dispositivo innovativo per l’incontinenza urinaria, una disfunzione che colpisce circa 500 milioni di persone nel mondo, di cui 3 milioni solo in Italia.

Ad aggiudicarsi il Giuliana Bertin Communication Award è stata invece Cinzia Tessarolo, Ceo di Family+Happy, che offre alle aziende servizi innovativi di caregiving e welfare familiare, avvalendosi di un’intelligenza artificiale proprietaria per la selezione e certificazione dei caregiver basata su oltre 113 parametri.

Con la socia Francesca Vidali, Michela Conti ha dato vita ad UGO, l’azienda milanese che propone un’idea di caregiving basato sulla redistribuzione del carico di cura delle persone anziane e/o affette da disabilità temporanee o croniche dalla singola famiglia all’intera comunità, combinando tecnologia e contatto umano diretto.

La Biotitan Nanotechnology di Beatrice Carolina Iaia produce invece rivestimenti per superfici e barriere antiscivolo, una scelta sostenibile d’impresa che aiuta a ridurre drasticamente il consumo di acqua e l’uso di detergenti, con benefici evidenti per le aziende clienti e per il Pianeta.
Di orgoglio e soddisfazione non tanto per se stesse, ma per tutto il team che lavora con loro hanno parlato tutte e cinque le intervistate. Una di loro in particolare non ha nascosto la commozione provata durante la cerimonia dello scorso novembre.
Emozioni analoghe si leggono sottotraccia anche nelle parole della presidente di GammaDonna, Valentina Parenti, che in occasione della serata alla Nuvola Lavazza aveva dichiarato: «La nostra è una scelta di campo, coerente con i nostri venti anni di storia e di sfide al fianco di imprenditrici coraggiose e visionarie, pioniere di nuovi modelli di business. Vogliamo incoraggiare una visione olistica del progresso, che riconosca l’interconnessione tra salute degli ecosistemi e benessere umano e ne promuova il bilanciamento, contribuendo in questo modo a costruire un futuro sostenibile per le generazioni presenti e future».
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