Fòrema presenta i corsi sulla sicurezza sul lavoro con interpreti Lis in aiuto di chi non sente bene

Fòrema presenta un progetto inclusivo di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con l'ausilio di interpreti Lis per i lavoratori con deficit di udito.

Fòrema presenta un progetto di formazione sulla sicurezza al lavoro con il supporto di interpreti Lis per i lavoratori con deficit di udito

Per lavorare bene è importante sentirsi coinvolti, anche con l’udito, un senso che può essere messo alla prova con il passare del tempo. Dal desiderio di non lasciare nessuno indietro, prende le mosse il progetto di Fòrema, ente di formazione del sistema confindustriale veneto, che ha deciso di attivare i suoi prossimi corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con il supporto di interpreti della lingua dei segni.

Ad annunciarlo, il direttore generale di Fòrema, Matteo Sinigaglia, che ha parlato della difficoltà da parte delle aziende di fornire adeguata assistenza alle persone con deficit uditivo, che finiscono per seguire le lezioni «senza l’aiuto di un interprete», precisa.

I prossimi corsi previsti tra novembre e dicembre nella sede di Fòrema a Padova potrebbero perciò partire già con la presenza di interpreti Lis.

Potenzialmente, la platea di lavoratori che se ne avvantaggeranno è numerosa, visto che Fòrema stima la presenza nel solo Veneto di circa cinquemila persone sorde.

Il dato è frutto di una rielaborazione dei numeri forniti dall’Organizzazione mondiale della sanità, che parla di circa 700 mila persone in Italia con deficit uditivi e visivi, dei quali circa 180 mila sono sordociechi. Statisticamente, insomma, circa l’uno per mille della popolazione nazionale sarebbe sorda. Di qui il numero riguardante la sola regione in cui ha sede Fòrema.


In più, precisa l’ente di formazione, se si considera una ricerca del Censis basata su «dati Airs, EuroTrak, Anifa e Istat, in termini epidemiologici, la prevalenza in Italia dei problemi uditivi è stimata nel 12,1% della popolazione», mentre sarebbero «circa 7 milioni gli italiani con ipoacusia».

Fòrema si sofferma inoltre sulla questione più generale dell’invecchiamento della popolazione nel nostro Paese, che avrebbe inevitabilmente ripercussioni anche sull’aumento delle persone con problemi di ipoacusia. Secondo «le stime di prevalenza per classe di età dell’Associazione italiana ricerca sordità», prosegue l’ente confindustriale, la quota progressiva di questo tipo di persone sarebbe più elevata tra gli uomini e pari al «13,4% contro il 10,4% delle donne».

Si tratta insomma di una popolazione «molto più vasta di quello che si stima, ed in costante aumento», sottolinea ancora Fòrema, che a maggior ragione ribadisce la presenza di una difficoltà crescente da parte delle aziende di onorare gli obblighi normativi relativi ai corsi sulla sicurezza. Queste ultime, si legge ancora nel comunicato, spesso «non riescono ad erogare questo servizio alle persone sorde che lavorano per loro, che sono così costrette ad assistere alle lezioni spesso capendo solo parzialmente quello che viene spiegato: guardano le slide proiettate a video o cercano di intuire qualche parola leggendo sulle labbra del docente».

Gli interpreti Lis coinvolti nel loro progetto saranno dunque in grado di aiutare tutti a seguire al meglio le ore di formazione, utilizzando «il canale visivo-gestuale comune a ogni componente della comunità sorda segnante, che possono essere sordi o udenti, segnanti nativi o tardivi», precisa Fòrema.

Nel valore del progetto crede fortemente Sinigaglia, che in merito dice: «Fòrema opera nell’inclusività a tutti i livelli e siamo orgogliosi di permettere a tutti di formarsi. Anche questa iniziativa sarà inserita nel bilancio di sostenibilità, che abbiamo recentemente presentato».

In concreto, il corso partirà non appena raggiunta una quota minima di iscritti.

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