Torna a Milano il contest AI Creative Hackathon per artisti, creativi ed esploratori del futuro

Il 26 e il 27 settembre torna a Milano l'AI Creative Hackathon, il contest organizzato da Futureberry per promuovere il dialogo tra creativi del futuro e il mondo delle aziende.

La seconda edizione dell'AI creative Hackathon di Futureberry è prevista il 26 e il 27 settembre al Teatro Franco Parenti di Milano

Lo dice anche la storia: l’essere umano nasce esploratore. A cambiare, sono solo i modi in cui si cerca di dare una diversa lettura del mondo, oggi anche con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Parte da una suggestione del genere l’AI Creative Hackathon, la call per artisti, creativi e innovatori organizzata da Futureberry, società di consulenza aziendale. Dopo la prima edizione dello scorso aprile, il nuovo appuntamento è previsto il 26 e 27 settembre al Teatro Franco Parenti di Milano nell’ambito di ETHMilan, la grande convention italiana di ETH e WEB3.

Come nella prima edizione, anche stavolta il contest si propone come scopo principale di mettere in connessione il mondo dell’arte, dell’innovazione e della creatività (gli AI explorer) con il mondo delle organizzazioni.

I talenti creativi emergenti che popolano le accademie e le università potranno così portare una contaminazione generativa nelle aziende e in tutti quegli spazi che vogliano esplorare il fenomeno delle intelligenze artificiali sporcandosi le mani.

Il Ceo di Futureberry Dino Torrisi spiega il senso del contest AI creative Hackathon previsto il 26 e il 27 settembre al Teatro Franco Parenti di Milano
Dino Torrisi

Spiega il senso dell’iniziativa Dino Torrisi, CEO di Futureberry, con queste parole: «Siamo convinti che ogni persona sia creativa e oggi vediamo l’AI come un alleato prezioso: per questo vogliamo esplorare come cambia il processo creativo con l’AI, portando ispirazione, sperimentando per creare innovazione e generando contaminazione per dare vita a una nuova magnitudo di creatività».

Esplorare nuove frontiere è in definitiva possibile anche con l’uso delle nuove tecnologie generative, per le quali sono indispensabili competenze specifiche. Futureberry cita infatti nel suo comunicato stampa sull’iniziativa il report di IBM intitolato Augmented work for an automated, AI-driven world, secondo il quale «nei prossimi tre anni il 40% della forza lavoro dovrà acquisire nuove competenze a seguito dell’implementazione di intelligenza artificiale e automazione», precisa. Al contempo, ben il 23% delle professioni sarebbe destinata a subire delle significative trasformazioni. Alle due previsioni si aggiunge anche quanto rilevato dal World Economic Forum nel report Future of Jobs 2023, che definisce il pensiero creativo come «la seconda competenza più richiesta nelle aziende, subito dopo il pensiero analitico».

Partendo da questi due assunti, Futureberry ha quindi deciso di promuovere il progetto dell’AI Creative Hackathon per sottolineare l’urgenza di far entrare il mondo corporate in contatto con la nuova generazione di creativi, sempre più ispirata e guidata dagli enormi sviluppi dell’AI quale strumento strategico a supporto dei processi creativi e innovativi. Il tutto per il tramite dell’arte e della creatività.

Il responsabile AI e Tech di Futureberry Michele Bianchi spiega chi sono i partecipanti al contest AI creative Hackathon previsto il 26 e il 27 settembre al Teatro Franco Parenti di Milano
Michele Bianchi

Non si tratta di un evento qualsiasi: «AI Creative Hackathon è un melting pot di menti brillanti, umane e artificiali, che sperimentano in simbiosi per dare forma al futuro della creatività e dell’innovazione», aggiunge Michele Bianchi, responsabile AI e Tech di Futureberry.

Ma come funziona l’AI Creative Hackathon?

Futureberry spiega intanto che i partecipanti saranno ammessi fino a esaurimento posti come singoli o team (fino a un massimo di quattro persone per squadra).

La selezione degli artisti avverrà poi sulla base del portfolio inviato al momento dell’iscrizione.

Il tema dell’hackathon sarà illustrato all’inizio della competizione e i partecipanti avranno due ore e mezzo di tempo per generare un artefatto a esso ispirato.

Quali sono gli artefatti ammissibili? Tutti i possibili e immaginabili. Nel comunicato stampa si precisa infatti che potranno essere di tipo musicale, visivo, multimediale, interattivo.

La seconda edizione dell'AI creative Hackathon di Futureberry è prevista il 26 e il 27 settembre al Teatro Franco Parenti di Milano

L’unica condizione indispensabile del processo creativo è che per realizzarli venga utilizzata l’AI, senza nessun vincolo all’uso di tool specifici.

Ogni partecipante dovrà quindi essere dotato di strumentazione proprietaria e, sotto la guida di Story Protocol, piattaforma di tracciamento IP basata su blockchain sponsor della seconda edizione dell’AI Creative Hackathon, potrà trasformare il proprio artefatto in un NFT (Non-Fungible Token), tramite minting (ossia quel processo attraverso cui un’opera d’arte digitale viene permanentemente “incisa” nel registro pubblico di una blockchain, garantendone la proprietà e l’immutabilità).

Il compito di valutare le opere per proclamare i vincitori del contest è affidato a una giuria eterogenea di esperti, che assegnerà al primo classificato un premio di 2.500 dollari e al secondo un premio di 1.500 dollari.

La seconda edizione dell'AI creative Hackathon di Futureberry è prevista il 26 e il 27 settembre al Teatro Franco Parenti di Milano

L’evento è aperto al pubblico, che potrà assistere in diretta alla creazione degli artefatti e a una ricca serie di interventi. Inoltre, potrà votare il miglior output creativo, decretando il vincitore di un premio aggiuntivo di 1.000 dollari che sarà assegnato all’artista o al team più votato.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito della manifestazione e sul profilo Instagram dell’evento.

Per le registrazioni dei partecipanti bisogna utilizzare questo link. I biglietti per accedere gratuitamente al Creative Hub e assistere all’AI Creative Hackathon sono disponibili a questo link.

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