Manager a scuola di IA, una scelta di cultura: torna a novembre la Generative AI Week

Imparare qualcosa di nuovo richiede tempo, anche nel caso dell’intelligenza artificiale generativa. Come per tutte le cose, capirne e sfruttarne appieno le potenzialità è infatti una questione di cultura. Ne sono convinti Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, i fondatori di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice, che tornano ad organizzare per il secondo anno la Generative AI Week, prevista dal 18 al 22 novembre in modalità gratuita e totalmente online.

A loro spetta il compito di spiegare origini e obiettivi dell’iniziativa. Secondo Fiore e Viscanti, «l’intelligenza artificiale generativa non è più una semplice curiosità tecnologica, bensì – sottolineano – uno strumento potente capace di trasformare a 360 gradi ogni settore».

Lo dimostrerebbero le nuove piattaforme e i numerosi tool di IA già disponibili, che, sottolineano i due promotori della Generative AI Week, stanno già dimostrando un immenso potenziale.

Per utilizzarli al meglio, è tuttavia indispensabile rendere tutti più «responsabili e consapevoli dell’innovazione che si ha tra le mani», rimarcano ancora.

In particolare, è essenziale formare manager, imprenditori e professionisti, che secondo i dati elaborati da Espresso Communication per la loro società, sarebbero ancora molto refrattari a considerare l’IA come un compagno di lavoro speciale sì, ma di cui avere piena fiducia.

Nonostante un mercato globale in grande crescita con ricavi vicini a quota 500 miliardi entro il 2032 (+2250% sul 2023), la tecnologia sarebbe infatti utilizzata con costanza sul posto di lavoro solamente dal 15% dei manager. Non solo: secondo i dati internazionali rielaborati dalla digital marketing agency, i settori che più fanno fatica ad accogliere la Gen AI sarebbero in primo luogo il mondo del retail, seguito dall’ambito legal, poi il settore energetico, la medicina e per finire il settore finanziario.

Di qui l’idea di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice di riportare i principali attori delle imprese sui banchi virtuali di scuola, perché possano acculturarsi «facendo loro vedere come utilizzare al meglio la Gen AI all’interno del loro contesto lavorativo grazie ad insegnamenti e lezioni teoriche offerte da speaker di fama internazionale», aggiungono Fiore e Viscanti.

E tuttavia, se la Generative AI Week non fosse sufficiente comunque per superare una volta per tutte le riserve suscitate dall’intelligenza artificiale, ci si può continuare a formare seguendo eventualmente i consigli proposti dagli organizzatori della kermesse formativa in remoto.

Fiore e Viscanti propongono infatti un vero e proprio vademecum per l’uso dell’IA, da applicare giorno per giorno sul proprio posto di lavoro. Eccone i principali punti:

• Automatic report maker: partendo da una grande mole di dati, la tecnologia elabora automaticamente report accurati, alleggerendo i carichi di lavoro dei professionisti.
• Email generator: per velocizzare le lavorazioni nei momenti di maggiore stress, manager e imprenditori possono affidarsi a messaggi preimpostati dall’AI e rispondere così alle richieste di collaboratori e fornitori.
• Brainstorming supporter: durante le riunioni, piattaforme e sistemi di ultima generazione producono spunti e strategia creative di grande aiuto partendo dal brief impostato dai professionisti in carne ed ossa.
• Time optimizer: partendo dalla lista di impegni settimanali della persona fisica, l’innovazione è in grado di strutturare agende meticolose, mettendo in primo piano le priorità.
• Staff coach: a seconda delle competenze da affinare dei singoli operai o professionisti, la Gen AI realizza dei contenuti didattici su misura per la formazione dei dipendenti come quiz o esercitazioni.
• Personal assistant: in questo caso specifico, la technology viene impiegata per gestire le conversazioni scritte con i clienti e, di conseguenza, per rispondere sempre in maniera lucida e tempestiva alle loro richieste.

Per maggiori info sulla Generative AI Week cliccare qui: