Il “d-day” della formazione on demand: debutta Cosmo, la piattaforma IA di Futureberry
Chi crede nel futuro va nel Cosmo. Si chiama così la piattaforma formativa messa a punto dalla società di Futureberry che utilizza l'IA con un approccio personalizzato e maieutico.
Si dice spesso che la percezione conti più della realtà, ma quando i numeri vanno nella stessa direzione dei sentimenti, la rotta da seguire è praticamente già tracciata. Da un assunto del genere sono partiti in Futureberry, la società di consulenza che dal 2008 aiuta le aziende a immaginare e realizzare nuove modalità di lavoro, relazione e comunicazione, utilizzando innovazione e creatività.
Intuibile l’orgoglio con il quale nei giorni scorsi il Ceo Dino Torrisi e il responsabile AI e Tech Michele Bianchi hanno presentato Cosmo, un nuovo strumento per la formazione aziendale che utilizza l’intelligenza artificiale generativa con un approccio maieutico e personalizzato. Il lancio ufficiale è previsto domani, 31 ottobre. Ma com’è nata l’idea della nuova piattaforma?
Il presupposto scientifico e insieme creativo è la ricerca «AI Generation: come i giovani vedono il futuro del lavoro nella rivoluzione tecnologica», condotta da Futureberry nel settembre scorso.
Realizzata da Astra Ricerche, l’indagine ha coinvolto 600 giovani tra i 20 e i 30 anni, suddivisi tra studenti universitari (20-25 anni) e lavoratori dipendenti (26-30 anni) di aziende medie (50-250 dipendenti) e grandi (con più di 250 dipendenti).
Le interviste sono state condotte attraverso una survey online con metodologia di rilevazione CAWI, che basa la raccolta dei dati sulla compilazione di un questionario fornito via web attraverso un link, un panel o un sito web, composto da un elenco di domande poste sempre in un ordine diverso in maniera da abbattere il rischio di risposte fotocopia.
I risultati hanno messo in luce la grande familiarità dei giovani dai 20 ai 30 anni nei confronti dell’intelligenza artificiale. Altissima la percentuale (l’82%) che si è definita empatica verso l’IA, associata da loro principalmente ai concetti di innovazione, futuro e progresso.
Tra loro scende però a solo il 27% il dato di chi ritiene di possedere una buona comprensione delle dinamiche e degli strumenti di IA, contro il 55% che ne dichiara una conoscenza più superficiale.
In ogni caso, il campione intervistato riconosce il potenziale e le opportunità future legate all’IA, con una visione prevalentemente favorevole alla nuova rivoluzione tecnologica.
Predominano, poi, i sentimenti positivi associati dagli intervistati all’IA: tra gli altri dati, più della metà la collegano a «sviluppo», «cambiamento»; altri altri ancora ne sottolineano «l’utilità» e «l’opportunità» (47%). All’opposto scende a circa il 30% la percentuale di quelli che la collegano alla parola «rischio», circa il 19% (ossia meno di 1 su 5) la associa a «pericolo», 1 su 10 (11%) a «minaccia».
La preoccupazione maggiore di chi ha già testato l’IA (pari al 79% del campione) è infine la sicurezza dei dati, un problema sollevato nel 38% dei casi.
I dubbi sulla tutela della privacy non frenano però i giovani intervistati, che si sentono pronti ad utilizzare l’IA nel mondo del lavoro per il 73% dei casi.
Per cogliere le sfide poste dall’IA al meglio, Futureberry ha voluto indagare anche l’impatto dell’IA sull’education.
Tra i tanti punti di forza riconosciuti all’intelligenza artificiale, l’83% del campione ne rimarca la capacità di di abilitare nuove modalità di apprendimento.
In particolare, di fronte alla possibilità di scegliere i requisiti ideali di uno strumento innovativo basato sull’IA per la formazione in azienda, gli intervistati indicano una preferenza per tool caratterizzati da una marcata personalizzazione dei percorsi formativi, in grado di supportare i diversi stili soggettivi di apprendimento con tutor a disposizione del singolo utente.
Molto apprezzati sono poi la presenza di quiz, mappe e sintesi e soprattutto l’aggiornamento automatico dei contenuti e dei corsi disponibili, oltre alla possibilità offerta da questo genere di tool di monitorare in maniera costante il percorso di crescita individuale.
Se poi a questi strumenti si associa anche il gioco interattivo con il supporto di una community l’apprezzamento degli intervistati è ancora maggiore.
Il lancio di Cosmo rappresenta dunque l’ideale sviluppo dell’approccio all’IA in Futureberry sicuramente già positivo.
Con la survey sopra descritta la società di consulenza ha semplicemente intercettato un bisogno nascente nel mondo della formazione aziendale, che ora ha un alleato hi tech in più.
Cosmo è infatti progettato a partire da una knowledge base certificata e personalizzata, allenata per dare risposte coerenti con l’identità aziendale che se ne avvale. In altri termini, i contenuti a disposizione dei singoli studenti provengono dalla stessa Futureberry con l’integrazione di quelli forniti direttamente dalle aziende clienti. La sua IA generativa è inoltre in grado di aggiornarli continuamente sulla base di dati reali e delle richieste dei suoi utilizzatori.
Durante il percorso di formazione, la persona è inoltre accompagnata da un tutor, pronto a rispondere ai suoi bisogni in tempo reale e con la sua modalità di fruizione preferita.
Le materie di studio consistono nella combinazione di testi, foto, mappe concettuali, video e audio per garantire la migliore esperienza possibile.
Una volta che si è terminata una sessione di studio, il sistema richiede un feedback allo studente, con lo scopo di stimolare il miglioramento continuo della piattaforma.
Per essere ulteriormente certi che il percorso formativo stia dando i suoi frutti, Cosmo è oltretutto in grado di tracciare i modi di fruizione dei singoli utilizzatori, per intercettarne al meglio i bisogni formativi e gli eventuali ulteriori gap da colmare.
Il futuro è insomma già cominciato, sostiene in particolare Dino Torrisi, che parla di una nuova era per il mondo del lavoro, di cui al momento vediamo solo l’inizio. Con la loro nuova creatura Futureberry si pone quindi l’obiettivo di «fornire uno strumento che non solo migliori le competenze tecniche, ma che favorisca anche una maggiore comprensione e familiarità con l’IA», prosegue il Ceo.
Il compito di sottolinearne l’alto valore innovativo per tutto il settore della formazione spetta a Michele Bianchi, che con il lancio di Cosmo ha acquisito la carica di Chief Operating Officer per la nuova piattaforma.
Per il giovane manager si tratta di «un passo importante nella missione di Futureberry di essere al fianco di chi vive le grandi rivoluzioni del mondo del lavoro giorno dopo giorno, offrendo un supporto concreto per affrontare un futuro caratterizzato da rapidissimi cambiamenti tecnologici».
A questo scopo risponde una delle integrazioni in vista per la piattaforma già l’anno prossimo, ossia, annuncia Bianchi, la possibilità di affiancarle anche «la formazione live».