AAA cercasi aziende attente alla CSR, una priorità per i Millennial destinata a crescere ancora
Ferma al 18% la percentuale di aziende nel mondo attente alla CSR, ma per fortuna il trend sta cambiando soprattutto per la sensibilità mostrata dai giovani che si candidano solo per le realtà che ne mostrano uno maggiore. La ricerca di Espresso Communication per il Consorzio Vero Volley, realtà internazionale 100% Made in Italy, che ha avviato molte iniziative solidali.
L’attenzione alla corporate social responsability non è ancora una priorità per la maggioranza delle aziende italiane, ma le cose stanno per cambiare per merito delle generazioni più giovani, restie a candidarsi per le aziende che non lo sono. Lo sostiene una ricerca curata da Espresso Communication per conto del Consorzio Vero Volley, realtà di riferimento nella pallavolo nazionale e internazionale, che supporta l’azione di Bluemers, il centro di riabilitazione specializzato nell’offrire aiuto a pazienti affetti da autismo e alle loro famiglie, in qualità di partner.
La ricerca cita Deloitte, che parla di una percentuale di aziende interessate alla CSR ferma al 18%. In più, secondo Forbes solo 4 Ceo su 10 a livello globale pare l’abbiano inserita nei loro piani strategici.
Eppure, concentrare l’attenzione e i propri ricavi su questo tipo di attività risulterebbe estremamente strategico per le imprese. Il motivo principale? Lo chiede in particolare l’universo HR.
Il portale Chamber of Business mette infatti in risalto il fatto che l’88% dei Millennial, prima di candidarsi per entrare a fare parte di una determinata azienda, valuta l’impegno della singola organizzazione in ottica CSR. Ciò significa che le imprese più vicine alle esigenze del territorio e delle realtà che ne fanno parte risultano anche più attrattive agli occhi dei talenti.
Quindi è possibile invertire il trend? La risposta è sì. Come? Prendendo spunto da aziende che già hanno investito nella CSR, presenti in particolare nei settori tech, fashion e, appunto, nello sport.
Oltre all’esempio sopra citato del Consorzio Vero Volley, Linkedin si sofferma sulla Lebron James Family Foundation, fondata dall’omonimo campione NBA per offrire opportunità educative ai bambini meno fortunati della città di Cleveland.
Dal basket si passa al mondo del calcio grazie al Barcellona che, come specificato dal Sunday Mail, offre sostegno, sia educativo sia sportivo, a quasi 2 milioni di bambini e ragazzi in 50 paesi sparsi in tutto il globo.
Dell’impegno CSR del Consorzio Vero Volley parla la presidente Alessandra Marzari: «Una grande azienda non s’identifica solo per i traguardi economici o i risultati operativi, nel nostro caso sportivi, che ottiene nel proprio campo, ma anche e soprattutto per la purezza della propria identità e per la vicinanza alle realtà del territorio».
Fin dalla sua fondazione avvenuta nel 2008, il Consorzio ha infatti promosso «innumerevoli progetti in termini di corporate social responsibility», prosegue Marzari, che elenca le attività in scuole e università e la partnership con la Comunità di San Patrignano. Naturale è stato quindi per il Consorzio mettere in risalto l’impegno di Bluemers.
Alle parole di Alessandra Marzari si aggiungono ulteriori considerazioni emerse dall’approfondimento redatto da Medium sul mondo tech, considerato uno dei più attivi nel campo della corporate social responsibility grazie ad iniziative strategiche messe a terra da multinazionali e realtà di primaria importanza.
Queste ultime hanno manifestato il loro impegno in ottica CSR in particolar modo in occasione di catastrofi ambientali, fornendo le loro innovazioni e tecnologie a supporto delle singole comunità per uscire dalle difficoltà con maggiore efficacia e immediatezza.
Da ultimo, anche la fashion industry collabora spesso con fondazioni attive sul territorio e si adopera sempre più spesso perché i propri brand diventino totalmente trasparenti, assicurandosi che ogni fase del processo di produzione rispetti alla perfezione gli standard etici.