Neomamme e aziende: una relazione complicata che può diventare preziosa occasione di crescita
Care neomamme, se siete state capaci di affrontare lunghissime notti insonni e un'infinita serie di pannolini cambiati, sarete in grado di gestire il vostro rientro al lavoro alla grande, soprattutto se lavorate in aziende che hanno voglia di accogliere i vostri nuovi bisogni. Questo venerdì la nostra Atena Manca dispensa consigli semplici e preziosi alle tante Madonnager alle prese con il delicato momento del ritorno al lavoro dopo la maternità.
di Atena Manca*
Il rientro al lavoro dopo la maternità è una piccola impresa. Si tratta di un’esperienza di transizione, un po’ come passare dall’organizzare i ciucci al coordinare riunioni, mentre si cerca di ricordare dove sono finite le chiavi della macchina. Ma con un po’ di comprensione reciproca, questa fase può diventare un’occasione di crescita e valorizzazione per tutti. Chi meglio delle neomamme sa come far funzionare le cose? Alla fine, «who gets the shit done? Moms».
Ecco qualche consiglio pratico per le neomamme e qualche dritta per le aziende che vogliono affrontare il rientro in modo davvero costruttivo.
Offrire flessibilità e comprensione nei primi mesi
- Per la neomamma: non è facile tornare alla routine del lavoro. Prenditi il tempo per ritrovare il tuo ritmo, affrontando un’email alla volta (senza cercare di risolvere tutto prima delle 10). Concentrati sulle attività prioritarie e impara a dire qualche “no” quando serve – anche se significa abbandonare il mito della super-donna.
- Per l’azienda: offrire un po’ di flessibilità nei primi mesi è come dare una scialuppa di salvataggio a chi ha appena attraversato un mare agitato. Magari una settimana su due si può iniziare alle 9.30 anziché alle 9, o lavorare da remoto se si ha una giornata “da caos totale”. Dimostrarsi flessibili in questo periodo è un investimento che rende tutto più sostenibile e crea una cultura aziendale dove tutti possono davvero sentirsi al meglio.
Superare i pregiudizi e riconoscere la maternità come risorsa
- Per la neomamma: è normale sentirsi sotto osservazione, ma tu sai meglio di chiunque altro che gestire situazioni impreviste è diventato il tuo superpotere. E se qualche collega pensa ancora che “le mamme facciano meno”, tu puoi serenamente mostrargli l’opposto, con l’efficienza di chi sa che ha 20 minuti e non un minuto di più per risolvere tutto.
- Per l’azienda: spazzare via il pregiudizio che le madri siano “meno produttive” è essenziale. Non è che le neomamme facciano meno – è che lo fanno meglio e più in fretta, perché sanno che la produttività è questione di ottimizzare ogni minuto. E chi non vorrebbe un team di problem solver naturali che sanno come organizzarsi anche in mezzo al caos?
Favorire una comunicazione trasparente
- Per la neomamma: parla apertamente delle tue necessità e aspettative. Se sai di dover scappare via alle 5 per un’emergenza baby, meglio dirlo con chiarezza piuttosto che sperare nel miracolo delle riunioni brevi. Stabilire un dialogo sincero è la base per un rientro senza stress.
- Per l’azienda: chiedere cosa serve, ascoltare senza pregiudizi e favorire una comunicazione diretta fa davvero la differenza. No, non tutte le neomamme hanno bisogno di orari ridotti o di evitare trasferte, ma capire le esigenze di ciascuna consente di evitare ipotesi e trovare soluzioni che funzionano davvero. Dopotutto, chiunque apprezza la trasparenza (soprattutto chi sta cercando di non dimenticare tutto a casa… compreso se stesso).
Valorizzare la resilienza e la mentalità da maratoneta
- Per la neomamma: se ti senti in modalità “maratona continua”, sappi che la tua capacità di resistenza è un grande punto di forza. Quando ci sono giorni che sembrano lunghi come mesi, ricorda che hai già superato notti insonni e infinite montagne di pannolini: hai tutto quello che serve per gestire qualsiasi emergenza… anche quella di rispondere a cinque mail in 15 minuti.
- Per l’azienda: la resilienza e la determinazione di chi ha appena affrontato un cambiamento enorme come la maternità sono un valore aggiunto. Le neomamme sono abituate a gestire più cose contemporaneamente, mantenendo la calma anche quando sembra impossibile. Riconoscere queste qualità significa fare spazio a una nuova energia in azienda e incoraggiare una squadra forte e coesa.
Promuovere una leadership empatica
- Per la neomamma: porta con te il bagaglio di empatia e capacità di ascolto che hai affinato con la maternità. In mezzo a tutto, probabilmente hai scoperto come vedere le cose da più prospettive e gestire i conflitti con creatività. Questa sensibilità è una risorsa preziosa che ti aiuterà a dare un contributo significativo.
- Per l’azienda: una leadership empatica è quella che riconosce e valorizza le esperienze di vita delle persone, capace di creare un ambiente dove si lavora meglio e si collabora più volentieri. Dare spazio e ascolto a chi ha vissuto un grande cambiamento personale aiuta l’intero team a crescere, in un clima di rispetto e fiducia reciproca.
Messaggio di speranza per le neomamme e invito per le aziende
Il rientro al lavoro dopo la maternità è una fase delicata, ma anche un momento ricco di potenziale. Per le neomamme, è un’occasione per utilizzare al meglio competenze e intuizioni acquisite, integrandole nel proprio percorso professionale. Per le aziende, è un’opportunità concreta di mostrare che supportare il talento e favorire un ambiente inclusivo non sono solo slogan, ma azioni reali che migliorano il team e la cultura aziendale.
Per affrontare il rientro con un sorriso, ricordate che nessuno è perfetto. Il segreto? Lavorare insieme per creare un ambiente dove ognuno possa esprimere il meglio di sé – macchie, errori e tutto.
Rientrare al lavoro dopo la maternità è un’esperienza unica, fatta di sfide, adattamenti e tanta voglia di riprendere in mano i propri obiettivi, anche se con nuove prospettive.
Se vuoi scoprire altri consigli su come affrontare questo percorso e gestire al meglio il delicato equilibrio tra carriera e famiglia, visita il blog Madonnager o seguimi su Instagram. Condivido spunti, suggerimenti e un po’ di ironia per vivere al meglio la vita di una mamma-manager.
* Chi è l’autrice
Atena Manca è una professionista con quasi 20 anni di esperienza nel marketing e nella comunicazione. Laureata in Economia per l’Arte e la Cultura all’Università Bocconi e con un Master in Marketing a Publitalia ’80, ha completato di recente il corso Mastering Digital Marketing in an AI World alla London Business School. Creatrice del blog Madonnager.it, Atena condivide riflessioni e consigli (anche quelli non richiesti!) su come bilanciare carriera, maternità e vita personale, sempre con un pizzico di ironia.