Empatici, innovativi e folli q.b.: la ricetta del buon manager contemporaneo

di Atena Manca*

Essere manager oggi non è certo una passeggiata. Dimentichiamo il cliché del capo con la cravatta stretta e lo sguardo severo. Oggi, il manager è piuttosto in equilibrio tra obiettivi aziendali, esigenze del team e un mondo che cambia più velocemente di quanto riusciamo ad aggiornare il CV su LinkedIn.
Non serve sapere tutto (sveliamo un segreto: nessuno lo sa davvero). Quello che conta è avere l’atteggiamento giusto, quel mix di curiosità, umiltà e capacità di ispirare, che trasforma un leader in qualcuno che il team segue davvero.

Empatia: il vero ingrediente dei leader
C’è un motivo per cui oggi si parla tanto di empatia: non è solo una parola di moda, è una necessità. Secondo un report di Eurofound, le aziende europee che adottano una leadership basata sull’empatia e sul coinvolgimento registrano livelli più alti di soddisfazione e produttività tra i dipendenti. Questo approccio, definito “people-centered leadership”, non solo riduce il turnover, ma crea un clima di lavoro più inclusivo e resiliente.

Un esempio ci arriva dalla Scandinavia, dove modelli di gestione basati sulla fiducia e sull’autonomia sono associati a performance aziendali migliori e a un più alto livello di benessere personale. Insomma, l’Europa ci insegna che l’empatia, oltre a essere un valore, è una strategia vincente.

Secondo Gallup, una delle principali società di consulenza e analisi al mondo, solo il 23% dei lavoratori globali si sente coinvolto nel proprio lavoro. Gallup è famosa per i suoi sondaggi e rapporti che analizzano il benessere lavorativo, l’engagement e la produttività a livello globale. I suoi studi mostrano chiaramente che un team motivato e coinvolto ha una probabilità significativamente maggiore di raggiungere obiettivi ambiziosi.
A volte basta fare una semplice domanda: «Come stai oggi?».

Innovazione e cambiamento: il manager camaleonte
Viviamo in un’epoca in cui il cambiamento è l’unica costante. Le aziende si trasformano, i mercati evolvono e la tecnologia ci costringe a reinventarci continuamente.
La digitalizzazione e l’automazione stanno rivoluzionando il lavoro in Europa. I leader devono affrontare non solo la sfida tecnologica, ma anche quella umana: gestire team composti da generazioni e competenze diverse.
La flessibilità è la chiave. Gartner, una delle principali società di ricerca e consulenza nel mondo tecnologico e strategico, ha rilevato che i team guidati da manager flessibili ottengono risultati superiori del 35%.
Essere rigidi, invece, non solo non paga, ma è un biglietto di sola andata verso il disastro.

Leadership digitale: umanità e tecnologia
L’intelligenza artificiale ci aiuta a fare previsioni, analisi, report. Tutto bellissimo. Ma c’è una cosa che non potrà mai sostituire: la capacità di un leader di costruire relazioni autentiche.
Il manager di oggi deve essere il ponte tra persone e tecnologia. Non servono conoscenze avanzate di coding (anche se…), ma la capacità di guidare il team verso un utilizzo consapevole degli strumenti digitali. In fondo, la tecnologia è un mezzo, non un fine, e il vero valore resta nelle persone.

Il manager-coach: il futuro (ma anche il presente!) è qui
Non è più tempo di comandare, ma di ispirare. I leader che adottano un approccio da coach, favorendo il dialogo e stimolando il team a trovare soluzioni, vedono un aumento del 25% dell’engagement.
Essere un manager-coach significa creare un ambiente dove le persone si sentano libere di crescere e di sperimentare. È un cambio di paradigma: meno ordini, più collaborazione. Non fare meno, ma fare meglio insieme.
La leadership non è un’etichetta, ma un percorso. Bisogna avere voglia di mettersi in gioco, imparare e crescere insieme al proprio team. Perché il manager che il mondo di oggi richiede non ha tutte le risposte, ma sa fare le domande giuste.

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* Chi è l’autrice
Atena Manca è una professionista con circa 20 anni di esperienza nel marketing e nella comunicazione. Laureata in Economia per l’Arte e la Cultura all’Università Bocconi e con un Master in Marketing a Publitalia ’80, ha completato di recente il corso Mastering Digital Marketing in an AI World alla London Business School. Creatrice del blog Madonnager.it, Atena condivide riflessioni e consigli (anche quelli non richiesti!) su come bilanciare carriera, maternità e vita personale, sempre con un pizzico di ironia.