«Basta lavorare così»: l’appello di Silvia Zanella nel suo nuovo libro

Con stile chiaro e diretto, l'autrice sollecita una riflessione concreta: lavorare in modo più sano non è solo necessario, ma possibile. Riconoscere le criticità, immaginare soluzioni e adottare nuove prospettive sono i primi passi per costruire un ambiente professionale più equilibrato e produttivo, sia per le persone che per le aziende

Il lavoro non dovrebbe essere fonte di sofferenza. Eppure, per molti, l’attività quotidiana è sinonimo di ansia, insonnia e stanchezza cronica. Quando il lavoro logora, il problema non è solo individuale: riguarda chi lo organizza, chi lo gestisce e l’intero sistema produttivo.

Nel suo nuovo libro Basta lavorare così. Come trovare un equilibrio felice tra vita e lavoro (Bompiani), Silvia Zanella affronta il cambiamento in atto nel mondo del lavoro, mettendo in luce il crescente rifiuto di modelli ormai superati. Le nuove generazioni rifiutano la logica del sacrificio a ogni costo, e sempre più lavoratori scelgono di non scendere a compromessi con la propria qualità della vita. Le dimissioni volontarie aumentano, la motivazione crolla e il benessere personale diventa una priorità non negoziabile.

Speaker, autrice, giornalista, formatrice e voce fra le più apprezzate nel mondo delle Risorse umane, Zanella sostiene da tempo che ripensare il lavoro sia una necessità. Non solo per migliorare la vita delle persone, ma anche per garantire risultati concreti alle aziende. Un ambiente lavorativo sano ed equilibrato porta maggiore produttività e coinvolgimento. Con lucidità e pragmatismo, in Basta lavorare così, Zanella analizza le dinamiche che alimentano la frustrazione professionale e le convinzioni tossiche (e non) che minano il nostro benessere, la nostra motivazione e la nostra efficacia, e impediscono il cambiamento. Identificare ed eliminare queste distorsioni è il primo passo verso un nuovo modo di lavorare. Cambiare è possibile. Serve il coraggio di immaginare un lavoro diverso e la volontà di costruirlo, giorno dopo giorno.

«Star male per il lavoro non è normale», spiega Silvia Zanella. «Non è normale avere relazioni malsane con capi e colleghi, non intravedere possibilità di carriera o di crescita, non essere retribuiti in maniera equa. Non è normale identificarsi completamente con quello che si fa o non avere la possibilità di esprimere le proprie idee. Non è normale che la produttività sia al palo da 30 anni e che la motivazione sia ai suoi minimi storici. Non è normale lavorare male. Eppure, è la normalità».

Zanella è convinta che «sia ora di cambiare le regole del gioco, e soprattutto di capire qual è il proprio personalissimo punto di equilibrio tra vita e lavoro, ora che i confini tra queste due sfere si sono fatti così sfumati».

Silvia Zanella

Basta lavorare così, nelle librerie a partire dal 26 febbraio, arriva dopo un lavoro di ricerca, di studio e di ascolto che Silvia Zanella porta avanti da anni, con l’obiettivo di sfatare il luogo comune secondo il quale i giovani, o le persone in generale, non hanno più voglia di lavorare. Piuttosto, «non hanno più voglia di lavorare così».

Silvia Zanella ha all’attivo numerosi titoli e collane sulla leadership e l’innovazione HR. Per Bompiani, nel 2020 ha pubblicato anche Il futuro del lavoro è femmina, tradotto anche all’estero. Per FrancoAngeli dirige la collana “Voci del lavoro nuovo”, con cui propone una riflessione sulle sensibilità e le competenze distintive per il lavoro e la leadership di domani, attraverso i contributi di Riccarda Zezza e diversi altri studiosi del settore.

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