
Sostenibili, green e innovative: le competenze del futuro agli Stati Generali Mondo Lavoro di CAP
Alla terza edizione degli Stati Generali Mondo Lavoro della Sostenibilità, istituzioni e imprese hanno discusso le sfide e le opportunità della transizione sostenibile, con un focus su competenze green, innovazione tecnologica e benessere aziendale
Dalle nuove competenze al ruolo dell’innovazione per definire il perimetro del lavoro del futuro, passando per gli interrogativi che chiamano in causa welfare e sostenibilità aziendale. Martedì 25 febbraio, la sede di Gruppo CAP a Milano ha ospitato la terza edizione degli Stati Generali Mondo Lavoro della Sostenibilità. La giornata ha riunito rappresentanti istituzionali, aziende e professionisti, con l’obiettivo di analizzare i cambiamenti in corso e individuare strategie per un futuro lavorativo più sostenibile.

Il programma ha previsto tre panel tematici: il primo dedicato alle competenze green, il secondo all’innovazione tecnologica e il terzo al welfare aziendale. Gli interventi hanno messo in evidenza la necessità di un approccio sistemico, in cui la sostenibilità sia integrata nelle strategie aziendali e accompagnata da investimenti in formazione e innovazione.
Il panel “Green Skills: come prepararsi ai lavori del futuro” ha affrontato il tema dell’evoluzione delle competenze, considerando che, secondo le previsioni, il 39% delle competenze richieste nel mercato del lavoro cambierà nei prossimi cinque anni. Per i giovani, ciò significa sviluppare una preparazione interdisciplinare in grado di rispondere alle esigenze delle imprese. Per le aziende, invece, la sfida è anticipare i cambiamenti attraverso programmi di upskilling e reskilling, così da garantire una forza lavoro adeguata alle trasformazioni in atto.
Con la tavola rotonda “Dall’innovazione all’azione”, il dibattito si è invece concentrato sull’integrazione della sostenibilità nei modelli di business e sul ruolo della tecnologia come strumento di supporto. L’approccio sostenibile, se incorporato nelle strategie aziendali, non rappresenta soltanto un obbligo normativo, ma può diventare un elemento di vantaggio competitivo e creazione di valore nel lungo termine. È stata inoltre sottolineata l’importanza di un equilibrio tra sviluppo tecnologico, giustizia sociale e inclusività.
L’ultimo panel, “Il futuro del lavoro: welfare e sostenibilità come pilastri dell’innovazione aziendale”, ha infine messo l’accento sugli aspetti sociali della sostenibilità, evidenziando come il benessere aziendale sia ormai una leva strategica per la crescita delle imprese. Il welfare non è solo un fattore di miglioramento della qualità della vita dei lavoratori, ma anche uno strumento per attrarre e trattenere talenti in un contesto sempre più competitivo.
Dalla giornata è emersa con chiarezza la necessità di un impegno condiviso tra imprese, istituzioni e società civile per affrontare le sfide della transizione sostenibile. «La sostenibilità nel mondo del lavoro è centrale ed è una sfida che richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese e società civile», ha dichiarato Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP. «In Gruppo CAP siamo fermamente convinti che sostenibilità faccia rima con innovazione tecnologica e responsabilità sociale: è essenziale sviluppare nuove competenze professionali e investire nella formazione continua per affrontare le sfide ambientali e promuovere un benessere diffuso. Le politiche di welfare aziendale, che migliorano la qualità della vita delle persone, sono fondamentali per contribuire a costruire un futuro più sostenibile».
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